Giardini di Francia; la bellezza nelle archittetture del paesaggio
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Giardini di Francia; la bellezza nelle archittetture del paesaggio
Spesso si parla di Land art, di installazioni e di opere esposte al pubblico, elogiando questi artisti.
Poi capita di guardare dei filmati su rai 5, come in questi giorni, dedicati ai giardini di Francia, e ci si ricorda che in materia di bellezza e architetture del paesaggio, queste installazioni permamenti esistono da oltre 500 anni.
Qui non parliamo di qualcosa di provvisorio, come nel caso delle performance di Christo.
Qui siamo nel paradiso delle architetture paesaggistiche, dove la bellezza dei disegni floreali con potature precise, inserite in lunghe prospettive, con giochi d'acqua e cascate artificiali in bacini artificiali e naturali, create da abili paesaggisti e architetti, permette di capire che razza di ingegno avevano nel passato.
L’importanza di alcuni di questi paesaggisti e architetti, autori di veri e propri trattati più che semplici giardinieri, fu tale da essere considerati al pari di ministri e condottieri: Mollet, Le Notre, Du Carceau, sono tra i più abili e conosciuti.
Vi posto qualche foto di giardini per capire di cosa stiamo parlando, soprattutto per capire che difficoltà ci sia nel gestire la materia viva, come le piante e i fiori, con i loro problemi di vita, malattie e continue potature gestite dall'abile mano di artisti del verde.
Io amo il verde, la bellezza dei fiori e delle piante, trovo che questi luoghi siano da visitare assolutamente almeno una volta nella vita.
Uno scorcio del parco di Versailles
La tenuta di Vaux-le-Vicomte
La vasta tenuta di Vaux-le-Vicomte si trova nell'Île-de-France, poco più di cinquanta chilometri a sud-est di Parigi. Il magnifico castello al centro del parco fu edificato alla metà del Seicento su incarico di Nicolas Fouquet, sovrintendente alle finanze di Luigi XIV.
La realizzazione del complesso consegnò al paesaggista Andrè Le Notre la fama di giardiniere più abile d’Europa. Le Notre lavorò ininterrottamente al servizio del Re Sole dal 1637 al 1700, anno della sua morte.
Manor d'Eyrignac, ettari di paradiso.
La ricostruzione grafica del giardino si basa sul chiaroscuro e sulla spazialità. Il bosso nano, introdotto in Francia dall’Italia, fu molto apprezzato per il suo profumo e per il fogliame fitto e lucido, che si prestava a decorare i parterre. Le strutture architettoniche, che durante tutto il Cinquecento furono di legno, divennero vive grazie all’utilizzo di pareti vegetali.
La diversità delle forme topiarie rimane in armonia con le linee architettoniche del maniero, rimasto in possesso della stessa famiglia per secoli ma più volte ricostruito, e l'area naturale protetta (duecento ettari) che lo circonda.
Questi giardini combinano l'equilibrio classico e strutturato di giardini francesi con i movimenti e la fantasia del Rinascimento italiano.
Poi capita di guardare dei filmati su rai 5, come in questi giorni, dedicati ai giardini di Francia, e ci si ricorda che in materia di bellezza e architetture del paesaggio, queste installazioni permamenti esistono da oltre 500 anni.
Qui non parliamo di qualcosa di provvisorio, come nel caso delle performance di Christo.
Qui siamo nel paradiso delle architetture paesaggistiche, dove la bellezza dei disegni floreali con potature precise, inserite in lunghe prospettive, con giochi d'acqua e cascate artificiali in bacini artificiali e naturali, create da abili paesaggisti e architetti, permette di capire che razza di ingegno avevano nel passato.
L’importanza di alcuni di questi paesaggisti e architetti, autori di veri e propri trattati più che semplici giardinieri, fu tale da essere considerati al pari di ministri e condottieri: Mollet, Le Notre, Du Carceau, sono tra i più abili e conosciuti.
Vi posto qualche foto di giardini per capire di cosa stiamo parlando, soprattutto per capire che difficoltà ci sia nel gestire la materia viva, come le piante e i fiori, con i loro problemi di vita, malattie e continue potature gestite dall'abile mano di artisti del verde.
Io amo il verde, la bellezza dei fiori e delle piante, trovo che questi luoghi siano da visitare assolutamente almeno una volta nella vita.
Uno scorcio del parco di Versailles
La tenuta di Vaux-le-Vicomte
La vasta tenuta di Vaux-le-Vicomte si trova nell'Île-de-France, poco più di cinquanta chilometri a sud-est di Parigi. Il magnifico castello al centro del parco fu edificato alla metà del Seicento su incarico di Nicolas Fouquet, sovrintendente alle finanze di Luigi XIV.
La realizzazione del complesso consegnò al paesaggista Andrè Le Notre la fama di giardiniere più abile d’Europa. Le Notre lavorò ininterrottamente al servizio del Re Sole dal 1637 al 1700, anno della sua morte.
Manor d'Eyrignac, ettari di paradiso.
La ricostruzione grafica del giardino si basa sul chiaroscuro e sulla spazialità. Il bosso nano, introdotto in Francia dall’Italia, fu molto apprezzato per il suo profumo e per il fogliame fitto e lucido, che si prestava a decorare i parterre. Le strutture architettoniche, che durante tutto il Cinquecento furono di legno, divennero vive grazie all’utilizzo di pareti vegetali.
La diversità delle forme topiarie rimane in armonia con le linee architettoniche del maniero, rimasto in possesso della stessa famiglia per secoli ma più volte ricostruito, e l'area naturale protetta (duecento ettari) che lo circonda.
Questi giardini combinano l'equilibrio classico e strutturato di giardini francesi con i movimenti e la fantasia del Rinascimento italiano.
Re: Giardini di Francia; la bellezza nelle archittetture del paesaggio
Se volete vedere dal vivo cosa possa essere la bellezza dei giardini applicati alla pittura, guardate questa puntata della serie giardini di Francia che la rai ogni tanto trasmette su rai 5.
La puntata che vi posto è dedicata tra gli altri luoghi a Giverny, dove si trova la casa che fu di Claude Monet.
Nel filmato si vedono i quadri più grandi che l'artista ha mai realizzato, incentrati sulle ninfee.
Da non perdere.
Buona visione
La puntata che vi posto è dedicata tra gli altri luoghi a Giverny, dove si trova la casa che fu di Claude Monet.
Nel filmato si vedono i quadri più grandi che l'artista ha mai realizzato, incentrati sulle ninfee.
Da non perdere.
Buona visione
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