Firenze; inaugurata la sala degli Uffizi dedicata a Raffaello e Michelangelo. Aspettando Leonardo
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Firenze; inaugurata la sala degli Uffizi dedicata a Raffaello e Michelangelo. Aspettando Leonardo
Quella che vi posto è una bella novità che riguarda gli Uffizi e che andrò a vedere ai primi di agosto a Firenze.
Vi inserisco le opere del nuovo allestimento che potrete vedere in anteprima.
È stata presentata lunedì 4 giugno alla Galleria degli Uffizi di Firenze la nuova sala dedicata a Michelangelo e Raffaello.
Nella sala, la 41 del corridoio di Ponente, sono stati sistemati alcuni dei capolavori più importanti del museo e del Rinascimento: al centro il Tondo Doni di Michelangelo Buonarroti (Caprese, 1475 - Roma, 1564), e ai lati le opere di Raffaello Sanzio (Urbino, 1483 - Roma, 1520):
i ritratti di Guidobaldo da Montefeltro e di Elisabetta Gonzaga, il discusso San Giovannino (forse opera di bottega), la Madonna del Cardellino e i ritratti dei coniugi Doni, Agnolo e Maddalena Strozzi, che sono stati spostati agli Uffizi da Palazzo Pitti per essere esposti a fianco del tondo Doni, commissionato a Michelangelo da Agnolo Doni, probabilmente proprio in occasione del suo matrimonio con Maddalena Strozzi.
fronte
retro
Il celebre “Tondo Doni” di Michelangelo è ora affiancato da due ritratti di "Maddalena e Agnolo Doni" di Raffaello, giunti dalla Galleria di Palazzo Pitti, al fine di ricostruire il nesso storico tra opere volute da uno stesso committente e originariamente ospitate nello stesso palazzo.
Con questi nuovi allestimenti e spostamenti si torna di fatto alle origini e si ristabiliscono alcuni importanti assetti collezionistici: agli Uffizi i coniugi Doni possono di nuovo guardare, almeno in effige, il “Tondo di Michelangelo” che avevano commissionato (e lautamente pagato), probabilmente per la nascita della figlia Maria. Per questo privilegio ritrovato, Palazzo Pitti ne risulta risarcito di molti capolavori, e di importanti restituzioni tra i quali anche la “Natività” del grande manierista Francesco Salviati, che era stata trasferita agli Uffizi negli anni Cinquanta del Novecento.
Sono undici i capolavori esposti che celebrano un periodo davvero unico nella storia,sottolineando la diversità delle voci artistiche e gli scambi tra Raffaello e Michelangelo, che dal 1504 al 1508 si trovavano contemporaneamente a Firenze.
Tra le undici opere esposte nella nuova sala, sono presenti sei dipinti di Raffaello, tra i quali la “Madonna del cardellino”, il “Ritratto di Guidobaldo da Montefeltro”, il “Ritratto di Elisabetta Gonzaga”. Tre dipinti di Fra' Bartolomeo completano l'allestimento insieme a una scultura ellenistica, una testa detta di "Alessandro morente", collocata accanto al Tondo Doni dato che Michelangelo si sarebbe ispirato ad essa per il dipinto sacro.
Il “Ritratto di Perugino”, attribuito a Raffaello da gran parte della critica, è stato spostato nella sala 27 sempre per lo stesso principio di dialogo ideale tra opere e artisti, che sono evocati anche nelle loro sembianze, per farli sentire più presenti durante la visita.
La sala è completata dal cosiddetto Alessandro morente, scultura di età ellenistica che esplicita il rapporto di Michelangelo con la statuaria classica, e dalle opere di fra’ Bartolomeo (Firenze, 1473 - 1517), grande artista del Rinascimento maturo che guardò tanto a Michelangelo quanto a Raffaello: nella sala troviamo il Tabernacolo del Pugliese, la Porzia e la Visione di san Bernardo.
“La nuova installazione - spiega Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi - sostituisce all’esibizione paratattica di capolavori isolati e feticizzati il principio del dialogo tra le opere, gli artisti e i loro committenti, e invita gli spettatori a scoprire e ripercorrere gli scambi artistici tra i grandi del passato. Per questo motivo entra in scena una terza personalità che grazie al confronto con Raffaello riguadagna la propria voce da solista: Fra Bartolommeo (1473-1517), domenicano di San Marco e strettissimo amico del Sanzio, col quale dall’arrivo di quest’ultimo in città nel 1504 si instaura uno scambio intenso e ricco di conseguenze, che il visitatore infatti ora potrà ripercorre attraverso i quadri esposti”.
Aprirà inoltre i battenti il 9 luglio la nuova sala dedicata a Leonardo da Vinci, allestita accanto a quella di Michelangelo e Raffaello, dove troveranno posto la restaurata “Adorazione dei Magi”, “l’Annunciazione” e il “Battesimo di Cristo”.
Vi inserisco le opere del nuovo allestimento che potrete vedere in anteprima.
È stata presentata lunedì 4 giugno alla Galleria degli Uffizi di Firenze la nuova sala dedicata a Michelangelo e Raffaello.
Nella sala, la 41 del corridoio di Ponente, sono stati sistemati alcuni dei capolavori più importanti del museo e del Rinascimento: al centro il Tondo Doni di Michelangelo Buonarroti (Caprese, 1475 - Roma, 1564), e ai lati le opere di Raffaello Sanzio (Urbino, 1483 - Roma, 1520):
i ritratti di Guidobaldo da Montefeltro e di Elisabetta Gonzaga, il discusso San Giovannino (forse opera di bottega), la Madonna del Cardellino e i ritratti dei coniugi Doni, Agnolo e Maddalena Strozzi, che sono stati spostati agli Uffizi da Palazzo Pitti per essere esposti a fianco del tondo Doni, commissionato a Michelangelo da Agnolo Doni, probabilmente proprio in occasione del suo matrimonio con Maddalena Strozzi.
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Il celebre “Tondo Doni” di Michelangelo è ora affiancato da due ritratti di "Maddalena e Agnolo Doni" di Raffaello, giunti dalla Galleria di Palazzo Pitti, al fine di ricostruire il nesso storico tra opere volute da uno stesso committente e originariamente ospitate nello stesso palazzo.
Con questi nuovi allestimenti e spostamenti si torna di fatto alle origini e si ristabiliscono alcuni importanti assetti collezionistici: agli Uffizi i coniugi Doni possono di nuovo guardare, almeno in effige, il “Tondo di Michelangelo” che avevano commissionato (e lautamente pagato), probabilmente per la nascita della figlia Maria. Per questo privilegio ritrovato, Palazzo Pitti ne risulta risarcito di molti capolavori, e di importanti restituzioni tra i quali anche la “Natività” del grande manierista Francesco Salviati, che era stata trasferita agli Uffizi negli anni Cinquanta del Novecento.
Sono undici i capolavori esposti che celebrano un periodo davvero unico nella storia,sottolineando la diversità delle voci artistiche e gli scambi tra Raffaello e Michelangelo, che dal 1504 al 1508 si trovavano contemporaneamente a Firenze.
Tra le undici opere esposte nella nuova sala, sono presenti sei dipinti di Raffaello, tra i quali la “Madonna del cardellino”, il “Ritratto di Guidobaldo da Montefeltro”, il “Ritratto di Elisabetta Gonzaga”. Tre dipinti di Fra' Bartolomeo completano l'allestimento insieme a una scultura ellenistica, una testa detta di "Alessandro morente", collocata accanto al Tondo Doni dato che Michelangelo si sarebbe ispirato ad essa per il dipinto sacro.
Il “Ritratto di Perugino”, attribuito a Raffaello da gran parte della critica, è stato spostato nella sala 27 sempre per lo stesso principio di dialogo ideale tra opere e artisti, che sono evocati anche nelle loro sembianze, per farli sentire più presenti durante la visita.
La sala è completata dal cosiddetto Alessandro morente, scultura di età ellenistica che esplicita il rapporto di Michelangelo con la statuaria classica, e dalle opere di fra’ Bartolomeo (Firenze, 1473 - 1517), grande artista del Rinascimento maturo che guardò tanto a Michelangelo quanto a Raffaello: nella sala troviamo il Tabernacolo del Pugliese, la Porzia e la Visione di san Bernardo.
“La nuova installazione - spiega Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi - sostituisce all’esibizione paratattica di capolavori isolati e feticizzati il principio del dialogo tra le opere, gli artisti e i loro committenti, e invita gli spettatori a scoprire e ripercorrere gli scambi artistici tra i grandi del passato. Per questo motivo entra in scena una terza personalità che grazie al confronto con Raffaello riguadagna la propria voce da solista: Fra Bartolommeo (1473-1517), domenicano di San Marco e strettissimo amico del Sanzio, col quale dall’arrivo di quest’ultimo in città nel 1504 si instaura uno scambio intenso e ricco di conseguenze, che il visitatore infatti ora potrà ripercorre attraverso i quadri esposti”.
Aprirà inoltre i battenti il 9 luglio la nuova sala dedicata a Leonardo da Vinci, allestita accanto a quella di Michelangelo e Raffaello, dove troveranno posto la restaurata “Adorazione dei Magi”, “l’Annunciazione” e il “Battesimo di Cristo”.
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