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Christie's Londra.Thinking Italian Art and Design Evening Sale - 22 Ottobre 2020

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Christie's Londra.Thinking Italian Art and Design Evening Sale - 22 Ottobre 2020 Empty Christie's Londra.Thinking Italian Art and Design Evening Sale - 22 Ottobre 2020

Messaggio Da Notaio Mar 27 Ott 2020, 23:50

L'asta dedicata all'arte italiana tenutasi il 22 ottobre a Londra, presso la casa d'aste Christie's, la Thinking Italian, che per la prima volta vedeva coinvolti arte e Design, non è andata bene come nelle previsioni.

In vendita erano presenti delle cose al limite della demenza umana. Ci si domanda poi perchè questa arte sia in declino e il perchè ci siano stati così tanti invenduti.
Catalogo aggiudicazioni
https://www.christies.com/thinking-italian-art-and-28635.aspx?lid=1&saletitle=

Questa l'analisi trovata in rete.
dei 31 lotti offerti, ben 13 sono rimasti invenduti (2 i ritirati).
Tra gli unsold eclatanti la “Contraerea” di Pino Pascali, che era stimata 2,5-3,5 milioni di sterline.
L’altro grande top lot annunciato prima della vendita, la scultura di Lucio Fontana “Concetto spaziale forma” presentata con la stessa stima, è stato ritirato prima della vendita. Stessa sorte per il tavolo con sedie disegnato da Carlo Mollino  per la sala da pranzo progettata per la casa Ada e Cesare Minola, del 1946, che era stimato £1,200,000 – £1,800,000.

Per Fontana non è stata proprio serata. Oltre alla grande scultura spazialista ritirata, era in catalogo con altri 4 lotti. Di questi tre sono rimasti al palo (due tele e una base per una tavolino in ceramica) mentre la piccola ceramica smaltata è stata venduta per 187,500 sterline, al di sotto della stima minima di 200,000.

Questa era la XX edizione dell’asta tematica di arte italiana del XX secolo di Christie’s. Nel corso del tempo si è evoluta. La prima edizione di quella che allora -e per molte edizioni- era nota come Italian Sale risale al 2000. Negli ultimi anni ha cambiato nome -e in parte contenuto- diventando Thinking Italian e unendo nel 2020 arte italiana del XX secolo, in particolare quella degli anni ’50 e ’60, e Design nello stesso catalogo.

Forse i cambiamenti non sono bastati per assicurare il successo alla vendita. Come per le aste di arte contemporanea, che si sono aperte sempre più ad artisti emergenti e non solo agli storicizzati (strategia che sta riscontrando molto successo soprattutto nelle case d’asta più piccole, come Phillips ad esempio) forse anche per le “ex Italian Sale” ci vuole un ulteriore cambiamento, magari guardando anche oltre l’arte italiana degli anni ’50 e ’60.

Non solo unsold per questa sera. Alcuni pezzi hanno visto delle performance eccezionali. Ad esempio il blocco monocromatico di colore azzurro di Alighiero Boetti “Celant” del 1967,  un tentativo di immortalare l’allora ventisettenne storico dell’arte italiano Germano Celant morto lo scorso aprile, era offerto a 35-45 mila sterline, ma i rilanci sono saliti fino alla battuta finale di ben 450 mila sterline!

Tra gli altri lotti che hanno fatto prezzi degni di nota: Mimmo Rotella con il décollages “Un po’ lavorato” a  GBP 137,500 (70,000 – 100,000), il Large chandelier di Gio Ponti venduto a 106,250 £ (30,000 – 40,000), una mappa di Boetti aggiudicata a GBP 1,702,500 (800,000 – 1,200,000) e  la “Linea m 6,98” di Piero Manzoni a 206,250 (80,000 – 120,000).

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