L’Illusione di Sciltian. Inganni pittorici alla prova della modernità Firenze Villa Bardini fino al 20 settembre 2015
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L’Illusione di Sciltian. Inganni pittorici alla prova della modernità Firenze Villa Bardini fino al 20 settembre 2015
Ho scoperto per caso questa fantastica mostra dedicata all'artista italo russo, il grande Gregorio Sciltian a Villa Bardini a Firenze. Mille grazie Maurizio.
Il pittore russo (Rostov 1898- Roma 1985), poi naturalizzato italiano viene rappresentato con ben 112 opere esposte dal 3 aprile al 6 settembre 2015, prorogata poi al 20 settembre 2015.
L’artista definito “l’argine contro la deriva del modernismo” si inserisce in un periodo di profondo conflitto fra le avanguardie che andavano nascendo o consolidandosi e la tradizione pittorica italiana con i suoi soggetti realistici e il suo ideale di bellezza sino ad allora espresso.
Gregorio Sciltian si schiererà dalla parte della tradizione accademica e ricercherà il più possibile una rappresentazione realistica e critica del mondo seguendo con ammirazione la pittura del Caravaggio, tanto che nelle sue opere sono rintracciabili molti elementi ispirati ai dipinti di quest’ultimo.
Pittore “anti-moderno” fra i moderni, sguardo critico sulla società Novecentesca e sui suoi eccessi, erede della tradizione accademica della pittura Italiana, Sciltian ci offre una produzione artistica così ampia da ricoprire l’arco temporale di oltre mezzo secolo, lasciandoci un variegato patrimonio artistico composto da pitture, disegni, bozzetti, figurini teatrali e opere grafiche che meritano davvero di essere ammirate e rivalutate.
Il lungo percorso espositivo comprende oltre alle opere di Gregorio Sciltian anche opere di autori selezionate sulla base di un rapporto di analogia, di ispirazione, di affinità o di contrasto stilistico tra cui: Giorgio de Chirico, Carlo Socrate, Renato Guttuso, Aligi Sassu, Antonio Donghi, Vinicio Paladini e Mimmo Rotella.
Ugo Ojetti, che scrisse nel 1942, esattamente il 25 febbraio, sul Corriere della Sera un roboante articolo sull’artista Gregorio Sciltian decretandone l’inizio del suo vero successo, scrisse questa frase che è considerata una delle sue più celebri massime: ” L’Italia è un paese di contemporanei senza antenati né posteri perché senza memoria di sé stesso” .
L’esposizione interrompe il lungo periodo di oblio in cui sembrava essere caduta la produzione di questo eclettico artista, di cui ricorre il trentennale della scomparsa.
L’Illusione di Sciltian. Inganni pittorici alla prova della modernità
Firenze Villa Bardini, Costa San Giorgio 2 – tel 055/2638599
Aperta dal 2 aprile al 20 settembre
Orario: da mertedì a domenica 10.00 – 19.00 (ultimo ingresso alle ore 18.00) Chiuso i lunedì feriali
Non so se qualche amico riuscirà ad andarci, io no di certo.
Per chi non potrà andare a visitarla, vi posto un video di qualche minuto dove potrete vedere decine di opere esposte con dei visitatori di tutto rispetto, in primis Cristina Acidini.
Buona visione
Il pittore russo (Rostov 1898- Roma 1985), poi naturalizzato italiano viene rappresentato con ben 112 opere esposte dal 3 aprile al 6 settembre 2015, prorogata poi al 20 settembre 2015.
L’artista definito “l’argine contro la deriva del modernismo” si inserisce in un periodo di profondo conflitto fra le avanguardie che andavano nascendo o consolidandosi e la tradizione pittorica italiana con i suoi soggetti realistici e il suo ideale di bellezza sino ad allora espresso.
Gregorio Sciltian si schiererà dalla parte della tradizione accademica e ricercherà il più possibile una rappresentazione realistica e critica del mondo seguendo con ammirazione la pittura del Caravaggio, tanto che nelle sue opere sono rintracciabili molti elementi ispirati ai dipinti di quest’ultimo.
Pittore “anti-moderno” fra i moderni, sguardo critico sulla società Novecentesca e sui suoi eccessi, erede della tradizione accademica della pittura Italiana, Sciltian ci offre una produzione artistica così ampia da ricoprire l’arco temporale di oltre mezzo secolo, lasciandoci un variegato patrimonio artistico composto da pitture, disegni, bozzetti, figurini teatrali e opere grafiche che meritano davvero di essere ammirate e rivalutate.
Il lungo percorso espositivo comprende oltre alle opere di Gregorio Sciltian anche opere di autori selezionate sulla base di un rapporto di analogia, di ispirazione, di affinità o di contrasto stilistico tra cui: Giorgio de Chirico, Carlo Socrate, Renato Guttuso, Aligi Sassu, Antonio Donghi, Vinicio Paladini e Mimmo Rotella.
Ugo Ojetti, che scrisse nel 1942, esattamente il 25 febbraio, sul Corriere della Sera un roboante articolo sull’artista Gregorio Sciltian decretandone l’inizio del suo vero successo, scrisse questa frase che è considerata una delle sue più celebri massime: ” L’Italia è un paese di contemporanei senza antenati né posteri perché senza memoria di sé stesso” .
L’esposizione interrompe il lungo periodo di oblio in cui sembrava essere caduta la produzione di questo eclettico artista, di cui ricorre il trentennale della scomparsa.
L’Illusione di Sciltian. Inganni pittorici alla prova della modernità
Firenze Villa Bardini, Costa San Giorgio 2 – tel 055/2638599
Aperta dal 2 aprile al 20 settembre
Orario: da mertedì a domenica 10.00 – 19.00 (ultimo ingresso alle ore 18.00) Chiuso i lunedì feriali
Non so se qualche amico riuscirà ad andarci, io no di certo.
Per chi non potrà andare a visitarla, vi posto un video di qualche minuto dove potrete vedere decine di opere esposte con dei visitatori di tutto rispetto, in primis Cristina Acidini.
Buona visione
Re: L’Illusione di Sciltian. Inganni pittorici alla prova della modernità Firenze Villa Bardini fino al 20 settembre 2015
Nascosta e poco pubblicizzata, come tutte le cose di valore, questa mostra del Maestro conferma la grandezza di un PITTORE bistrattato da critica e mercato ......forse perché non pianta chiodi o non spalma colore con le dita su pietra serena?
maurizio monti- Messaggi : 15
Data d'iscrizione : 27.12.14
Re: L’Illusione di Sciltian. Inganni pittorici alla prova della modernità Firenze Villa Bardini fino al 20 settembre 2015
Poco ma sicuro che chi dipinge oggi deve sottostare a regole del mercato che premiano solo chi con la pittura e l'arte non ha niente a che fare, perchè non sa neppure come prendere in mano una matita, un pennello e una tela.
Ma c'è una speranza; durante uno dei suoi monologhi, Carletto, questa settimana ha detto una bella frase (ogni tanto ci riesce anche lui a non dire le solite frasi fatte per vendere quadri):
- l'arte è ciclica, i movimenti vanno e vengono, ma alla fine quella che resta è la pittura.
E la pittura a breve tornerà, facendo rallentare o bloccare l'ascesa di questa serie di movimenti incentrati su arte provocatoria, performances varie, movimenti di protesta e installazioni di ogni genere e tipo.
E quando tornerà la pittura i collezionisti potranno apprezzare gli artisti che adesso stanno soffrendo nel silenzio, in attesa di un pieno riconoscimento di quello che gli è dovuto.
E io sarò in prima fila a festeggiare, poco ma sicuro.
Sciltian ci guarderà dall'alto e forse riuscirà a trovare la pace vista la delusione che ha dovuto vivere nell'epoca della protesta e della fine della pittura, così la chiamavano gli artisti che non la sapevano praticare in tutto il mondo dell'arte, italiano e non.
C'è del buono nel futuro dell'arte, la riscoperta della pittura, soprattutto della figurazione.
Ma c'è una speranza; durante uno dei suoi monologhi, Carletto, questa settimana ha detto una bella frase (ogni tanto ci riesce anche lui a non dire le solite frasi fatte per vendere quadri):
- l'arte è ciclica, i movimenti vanno e vengono, ma alla fine quella che resta è la pittura.
E la pittura a breve tornerà, facendo rallentare o bloccare l'ascesa di questa serie di movimenti incentrati su arte provocatoria, performances varie, movimenti di protesta e installazioni di ogni genere e tipo.
E quando tornerà la pittura i collezionisti potranno apprezzare gli artisti che adesso stanno soffrendo nel silenzio, in attesa di un pieno riconoscimento di quello che gli è dovuto.
E io sarò in prima fila a festeggiare, poco ma sicuro.
Sciltian ci guarderà dall'alto e forse riuscirà a trovare la pace vista la delusione che ha dovuto vivere nell'epoca della protesta e della fine della pittura, così la chiamavano gli artisti che non la sapevano praticare in tutto il mondo dell'arte, italiano e non.
C'è del buono nel futuro dell'arte, la riscoperta della pittura, soprattutto della figurazione.
Re: L’Illusione di Sciltian. Inganni pittorici alla prova della modernità Firenze Villa Bardini fino al 20 settembre 2015
...forse perchè ..il tempo è denaro..? e per fare opere del genere ce ne vuole molto come immagino tu sappia perfettamente ...speriamo che prima o poi cominciamo a ricordarci che ... è meglio aver tempo che soldi...
roberto 57- Messaggi : 28
Data d'iscrizione : 27.09.14
Re: L’Illusione di Sciltian. Inganni pittorici alla prova della modernità Firenze Villa Bardini fino al 20 settembre 2015
roberto 57 ha scritto:...forse perchè ..il tempo è denaro..? e per fare opere del genere ce ne vuole molto come immagino tu sappia perfettamente ...speriamo che prima o poi cominciamo a ricordarci che ... è meglio aver tempo che soldi...
Belle parole Roberto, hai ragione il tempo non si compra con i soldi.
E quel poco di tempo che ci è concesso di vivere, dobbiamo usarlo per viverlo in mezzo alla bellezza circondandoci di persone che amiamo e cose belle, come i quadri degli artisti che amiamo ai quali auguro ogni giorno lunga vita.
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