Riapre Finarte. Nuove aste 10 e 11 novembre 2015
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Riapre Finarte. Nuove aste 10 e 11 novembre 2015
Interessanti le due aste in programma da finarte!! Consultate gente !!
salvo- Messaggi : 1606
Data d'iscrizione : 01.06.14
Re: Riapre Finarte. Nuove aste 10 e 11 novembre 2015
salvo ha scritto:Interessanti le due aste in programma da finarte!! Consultate gente !!
pensavo fosse fallita.
è rinata dalla sue ceneri.
Re: Riapre Finarte. Nuove aste 10 e 11 novembre 2015
Il marchio è stato acquisito da un gruppo di imprenditori
salvo- Messaggi : 1606
Data d'iscrizione : 01.06.14
Re: Riapre Finarte. Nuove aste 10 e 11 novembre 2015
Della rinascita della società sapevo già da marzo 2015, un'operazione commerciale con acquirenti tutti o quasi del mondo finanziario. Adesso si parte con le aste.
Vi posto un articolo che trattava questa rinascita.
Il 4 marzo, nella sua nuova sede di via Brera a Milano, viene presentato il progetto per la nuova società, che si chiamerà Finarte Spa. Dal fallimento della vecchia società, dichiarato dal Tribunale di Milano nel 2012, un gruppo di investitori ha rilevato il marchio per riavviare l’attività della casa d’aste. Si tratta di sei persone provenienti da altri settori (soprattutto quello della consulenza e della gestione finanziaria, tranne un socio che ha già lavorato negli uffici amministrativi della vecchia società durante la gestione del fondatore Casimiro Porro): Giancarlo Meschi, ex amministratore di Apple Italia, sarà il presidente di Finarte spa; Attilio Meoli, già nello staff amministrativo della vecchia società, sarà l’amministratore delegato.
Questo è il sito della casa d'asta
https://www.finarte.it/it/home/aste
Si parte il 10 novembre con i dipinti antichie del XIX secolo, ecco il catalogo
https://www.finarte.it/it/asta/1/dipinti-antichi-e-del-xix-secolo
L'11 novembre 2015, infine si parte alle 15.00 con l'arte e la fotografia del XX secolo.
https://www.finarte.it/it/asta/2/arte-e-fotografia-del-xx-secolo
Si continua alle 18.00 con la prima asta di arte contemporanea.
https://www.finarte.it/it/asta/3/arte-contemporanea
Ci sono dei pezzi interessanti e le stime in parte sembrano prudenziali, chissà che non abbiano imparato dagli errori del passato.
In ogni caso il sito va migliorato, i filtri di ricerca mandano in errore la pagina.
Spero soprattutto che abbiano abbandonato la stupida filosofia della precedente gestione per la quale non venivano comunicati i prezzi delle aggiudicazioni.
Tra qualche giorno ne sapremo di più.
Vi posto un articolo che trattava questa rinascita.
Il 4 marzo, nella sua nuova sede di via Brera a Milano, viene presentato il progetto per la nuova società, che si chiamerà Finarte Spa. Dal fallimento della vecchia società, dichiarato dal Tribunale di Milano nel 2012, un gruppo di investitori ha rilevato il marchio per riavviare l’attività della casa d’aste. Si tratta di sei persone provenienti da altri settori (soprattutto quello della consulenza e della gestione finanziaria, tranne un socio che ha già lavorato negli uffici amministrativi della vecchia società durante la gestione del fondatore Casimiro Porro): Giancarlo Meschi, ex amministratore di Apple Italia, sarà il presidente di Finarte spa; Attilio Meoli, già nello staff amministrativo della vecchia società, sarà l’amministratore delegato.
Questo è il sito della casa d'asta
https://www.finarte.it/it/home/aste
Si parte il 10 novembre con i dipinti antichie del XIX secolo, ecco il catalogo
https://www.finarte.it/it/asta/1/dipinti-antichi-e-del-xix-secolo
L'11 novembre 2015, infine si parte alle 15.00 con l'arte e la fotografia del XX secolo.
https://www.finarte.it/it/asta/2/arte-e-fotografia-del-xx-secolo
Si continua alle 18.00 con la prima asta di arte contemporanea.
https://www.finarte.it/it/asta/3/arte-contemporanea
Ci sono dei pezzi interessanti e le stime in parte sembrano prudenziali, chissà che non abbiano imparato dagli errori del passato.
In ogni caso il sito va migliorato, i filtri di ricerca mandano in errore la pagina.
Spero soprattutto che abbiano abbandonato la stupida filosofia della precedente gestione per la quale non venivano comunicati i prezzi delle aggiudicazioni.
Tra qualche giorno ne sapremo di più.
Re: Riapre Finarte. Nuove aste 10 e 11 novembre 2015
Avete visto le aggiudicazioni delle tre aste?
Per l'arte e la fotografia del XX secolo e per l'arte contemporanea ci sono i risultati, mentre per i dipinti antichi no.
Finalmente ci sono i prezzi, cosa impossibile da vedere in passato prima del fallimento.
Cliccate qui per le aggiudicazioni, ci sono parecchie sorprese e tanti invenduti.
https://www.finarte.it/it/home/aste-passate
Per l'arte e la fotografia del XX secolo e per l'arte contemporanea ci sono i risultati, mentre per i dipinti antichi no.
Finalmente ci sono i prezzi, cosa impossibile da vedere in passato prima del fallimento.
Cliccate qui per le aggiudicazioni, ci sono parecchie sorprese e tanti invenduti.
https://www.finarte.it/it/home/aste-passate
Re: Riapre Finarte. Nuove aste 10 e 11 novembre 2015
io faccio fatica a comprendere le aggiudicazioni di Schifano. veramente altalenanti.
Re: Riapre Finarte. Nuove aste 10 e 11 novembre 2015
Eccovi il consuntivo finale delle tre aste pubblicato dalla stessa casa d'aste sul loro sito.
Chiarito finalmente il motivo per cui non hanno pubblicato il catalogo delle aggiudicazioni dell'asta dei Dipinti antichi e del XIX secolo. E' andata male e lo capite leggendo la parte in blu del consuntivo.
(Milano, 12 novembre 2015) Si sono chiuse ieri, mercoledì 11 novembre 2015, al Palazzo della Permanente a Milano, le prime aste della nuova Finarte S.p.A. con risultati positivi in particolare per il catalogo di Arte contemporanea, così come per la sezione dedicata all’arte del XX secolo.
Aggiudicato oltre il 60% dei lotti di Arte contemporanea, per un valore complessivo superiore a 1,5 milioni di euro, con un nutrito gruppo di opere che ha superato in maniera significativa la stima massima a catalogo: come le opere di Turi Simeti Un ovale bianco del 1980 (lotto 62), che ha raggiunto il prezzo di 43.750 euro (stima 18.000-22.000 euro), e Un ovale nero del 1981 (lotto 64), aggiudicato per 32.500 euro contro una stima compresa tra i 12.000 e i 18.000 euro, o l’opera di Gianfranco Baruchello Città di poeti in fase esplosiva del 1963 (lotto 98) che ha chiuso a 40.000 euro contro una stima di 20.000-25.000 euro, o ancora Oltre il linguaggio, del 1968, di Vincenzo Agnetti (lotto 104) aggiudicato a 52.500 (stima 15.000-20.000 euro). Battuto per 363.000 euro Senza titolo (Superficie blu) del 1961 di Enrico Castellani, lotto 58 (stima a catalogo 300.000-360.000 euro).
Ottimo risultato anche per uno dei Cronotopo del 1965 (lotto 75) di Nanda Vigo, aggiudicato per 50.000 euro contro una stima di 28.000-32.000 euro; importante risultato per l’opera su carta Treno di Luca Pignatelli, del 2012 (lotto 119), battuto a 40.000 euro (stima 10.000-12.000 euro); bene anche Antonio Scaccabarozzi con Due proporzioni nel diametro dei punti (1977) aggiudicato a 10.625 euro (lotto 96, stima 2.000-4.000 euro).
Significativi anche i risultati per Mario Schifano - il grande cemento su tela Pittura (1959), lotto 32, è stato aggiudicato per 93.000 euro contro una stima di 60.000-80.000 euro, mentre il lotto 33 Futurismo Rivisitato (1973) per 21.250 euro (stima 15.000-20.000 euro) - e per le opere di Rodolfo Aricò, con Senza titolo del 1970 aggiudicato per 15.000 euro (lotto 89, stima 8.000-10.000 euro).
Si segnalano tra le altre aggiudicazioni: Landa invernale (1957-1958) di Renato Birolli, aggiudicato per 43.750 euro (lotto 10, stima 25.000-30.000 euro); la Scultura da viaggio (1985-1997) di Bruno Munari, venduta a 4.000 euro (lotto 17, stima 1.000-2.000 euro); l’opera di Carol Rama Senza titolo (1951) aggiudicata a 9.375 euro (lotto 27, stima 5.000-7.000 euro).
I lotti di arte del Novecento aggiudicati sono stati oltre il 60% del totale dei proposti e diverse opere hanno superato le stime di catalogo come Schemi astratti su fondo bianco (1942) di Osvaldo Licini (lotto 2) aggiudicato a 58.750 euro contro una stima di 15.000-20.000 euro, o Ulivi a Bordighera (1969) di Ennio Morlotti (lotto 8.), venduto a 17.500 euro contro una stima di 10.000-12.000 euro. Interessanti i risultati per le opere di Renato Guttuso, tra cui il lotto 27 Oggetti del 1978, che ha chiuso a 31.250 euro (stima da catalogo 8.000-12.000 euro). Venduta a 267.000 euro la Piazza d’Italia di Giorgio de Chirico (lotto 14, stima 230.000-260.000 euro).
“I risultati delle aste di Arte del XX secolo e di Arte contemporanea ci incoraggiano perché dimostrano come il mercato abbia risposto in modo positivo alla nostra offerta che, ricordiamo, è la prima del nuovo corso di Finarte” dichiarano da Finarte S.p.A.
“L’andamento delle aste di Dipinti antichi e del XIX secolo conferma invece la difficoltà generale che questi mercati stanno attraversando. Quella sull’arte antica resta una scommessa difficile ma che non intendiamo abbandonare, così come il lavoro sulla fotografia".
Chiarito finalmente il motivo per cui non hanno pubblicato il catalogo delle aggiudicazioni dell'asta dei Dipinti antichi e del XIX secolo. E' andata male e lo capite leggendo la parte in blu del consuntivo.
(Milano, 12 novembre 2015) Si sono chiuse ieri, mercoledì 11 novembre 2015, al Palazzo della Permanente a Milano, le prime aste della nuova Finarte S.p.A. con risultati positivi in particolare per il catalogo di Arte contemporanea, così come per la sezione dedicata all’arte del XX secolo.
Aggiudicato oltre il 60% dei lotti di Arte contemporanea, per un valore complessivo superiore a 1,5 milioni di euro, con un nutrito gruppo di opere che ha superato in maniera significativa la stima massima a catalogo: come le opere di Turi Simeti Un ovale bianco del 1980 (lotto 62), che ha raggiunto il prezzo di 43.750 euro (stima 18.000-22.000 euro), e Un ovale nero del 1981 (lotto 64), aggiudicato per 32.500 euro contro una stima compresa tra i 12.000 e i 18.000 euro, o l’opera di Gianfranco Baruchello Città di poeti in fase esplosiva del 1963 (lotto 98) che ha chiuso a 40.000 euro contro una stima di 20.000-25.000 euro, o ancora Oltre il linguaggio, del 1968, di Vincenzo Agnetti (lotto 104) aggiudicato a 52.500 (stima 15.000-20.000 euro). Battuto per 363.000 euro Senza titolo (Superficie blu) del 1961 di Enrico Castellani, lotto 58 (stima a catalogo 300.000-360.000 euro).
Ottimo risultato anche per uno dei Cronotopo del 1965 (lotto 75) di Nanda Vigo, aggiudicato per 50.000 euro contro una stima di 28.000-32.000 euro; importante risultato per l’opera su carta Treno di Luca Pignatelli, del 2012 (lotto 119), battuto a 40.000 euro (stima 10.000-12.000 euro); bene anche Antonio Scaccabarozzi con Due proporzioni nel diametro dei punti (1977) aggiudicato a 10.625 euro (lotto 96, stima 2.000-4.000 euro).
Significativi anche i risultati per Mario Schifano - il grande cemento su tela Pittura (1959), lotto 32, è stato aggiudicato per 93.000 euro contro una stima di 60.000-80.000 euro, mentre il lotto 33 Futurismo Rivisitato (1973) per 21.250 euro (stima 15.000-20.000 euro) - e per le opere di Rodolfo Aricò, con Senza titolo del 1970 aggiudicato per 15.000 euro (lotto 89, stima 8.000-10.000 euro).
Si segnalano tra le altre aggiudicazioni: Landa invernale (1957-1958) di Renato Birolli, aggiudicato per 43.750 euro (lotto 10, stima 25.000-30.000 euro); la Scultura da viaggio (1985-1997) di Bruno Munari, venduta a 4.000 euro (lotto 17, stima 1.000-2.000 euro); l’opera di Carol Rama Senza titolo (1951) aggiudicata a 9.375 euro (lotto 27, stima 5.000-7.000 euro).
I lotti di arte del Novecento aggiudicati sono stati oltre il 60% del totale dei proposti e diverse opere hanno superato le stime di catalogo come Schemi astratti su fondo bianco (1942) di Osvaldo Licini (lotto 2) aggiudicato a 58.750 euro contro una stima di 15.000-20.000 euro, o Ulivi a Bordighera (1969) di Ennio Morlotti (lotto 8.), venduto a 17.500 euro contro una stima di 10.000-12.000 euro. Interessanti i risultati per le opere di Renato Guttuso, tra cui il lotto 27 Oggetti del 1978, che ha chiuso a 31.250 euro (stima da catalogo 8.000-12.000 euro). Venduta a 267.000 euro la Piazza d’Italia di Giorgio de Chirico (lotto 14, stima 230.000-260.000 euro).
“I risultati delle aste di Arte del XX secolo e di Arte contemporanea ci incoraggiano perché dimostrano come il mercato abbia risposto in modo positivo alla nostra offerta che, ricordiamo, è la prima del nuovo corso di Finarte” dichiarano da Finarte S.p.A.
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