L'arte è pubblicità occulta

Bella intervista a Pierluigi Panza.
Nulla di nuovo sotto il sole, ma è bello sentirlo dire fuori dai denti.
Interessante quando dice che sì, i banchieri hanno sempre foraggiato il mondo dell'arte, ma una volta veniva remunerata la produzione... non la visibilità.

Articolo completo:

http://www.cdt.ch/cultura-e-spettacoli/arte/144330/l-arte-di-oggi-%C3%A8-pubblicit%C3%A0-occulta

È la testimonianza di quanto spesso scriviamo quando parliamo di come funziona il mondo dell'arte. Un'analisi nuda e cruda della realtà che spiega come si diventi ricchi e famosi senza essere né bravi e neppure artisti.
Non possiamo però pensare che questo giocattolo per ricchi annoiati possa continuare ad andare avanti in eterno.
Servono dei mondi paralleli, delle realtà alternative per tutto il restante mondo dei collezionisti pari al 90% del totale.

Carletto poco fa ha spiegato come funziona un'operazione di mercato nel mondo dell'arte mediante la tecnica delle false battute d'asta, organizzate da potenti mercanti.

Sostanzialmente ha ammesso cendidamente la logica delle speculazioni comandate a tavolino, quelle che spiego nella sezione come funziona il mercato dell'arte.

Onestamente è la prima volta che lo sento spiegare apertamente in tv, anche se non fino in fondo. Nessun altro teleimbonitore si è mai spinto tanto nel dire una delle verità più complesse da scoprire e nello spiegare quanto complesso sia diventato il mondo dell'arte contemporanea, quello delle raccomandazioni spinte al di fuori dei meriti reali, oltre ogni ragionevole limite umano di incapacità.
Non è consolante per molti scoprirlo, ma almeno può far aprire gli occhi a chi ancora crede nel merito e nelle vere capacità degli artisti.

sicuramente spiegazione dovuta per vendere artisti dimenticati dal mercato dei potenti, quando ha altro da vendere poi dice che e' investimento!

credo siano rimasti in pochi ormai a credere nel merito degli artisti

salvo ha scritto:sicuramente spiegazione dovuta per vendere artisti dimenticati dal mercato dei potenti, quando ha altro da vendere poi dice che e' investimento!

credo siano rimasti in pochi ormai a credere nel merito degli artisti

Questa tua ultima affermazione è vera al 100%, soprattutto perchè ormai chi si avvicina all'arte negli ultimi anni, lo fa esclusivamente pensando a comprare per diventare ricco subito, qualcosa da rivendere nei giorni successivi. Si comprano le opere a chilo, a centimetri, spesso non si apre neanche il pacco dell'opera comprata. La si lascia già pronta per rivenderla. C'e troppa speculazione e illusione. Il merito e le capacità, al momento, sono fuori moda.

Carlo chiaramente si muove sempre nella logica di promuovere sempre gli artisti che vengono spinti dalla galleria e da lui in particolare. Affermare però come avvengano certi meccanismi è un segno di maturità, ma anche di ingenuità. Informare per illudere, rassicurare e poi vendere.

La pattuglia dell'ex elefante, con Boni in prima fila, non affermerebbe mai cose del genere oggi. I nuovi pinguini delle altre tv non ci pensano neppure. Si limitano solo a promettere, niente spiegazioni.

Quello che sta cambiando però è l'approccio di chi scrive e commenta il mondo dell'arte per riviste specializzate. Diventa sempre più difficile negare l'evidenza di quello che sta accadendo, anche per personaggi che si spacciano per giornalisti esperti d'arte.

gli amici di orler hanno sempre fatto i piu' "onesti" in tv serve solo ad accattivarsi la fiducia dei clienti! basta riguardare le trasmissioni a volte in una dicono il contrario dell altra dimenticando quello che hanno detto prima!si chiama demagogia ,e poi quali sono gli artisti che spingono?

salvo ha scritto:gli amici di orler hanno sempre fatto i piu' "onesti" in tv serve solo ad accattivarsi la fiducia dei clienti! basta riguardare le trasmissioni a volte in una dicono il contrario dell altra dimenticando quello che hanno detto prima!si chiama demagogia ,e poi quali sono gli artisti che spingono?

Già hai ragione da vendere. Lo fanno spesso e volentieri, se registri tre trasmissioni si contraddicono tre volte.