Siti dedicati all'arte

Quali pensate siano attualmente i portali online più validi per la promozione dell'arte? Si vede tanto, ma di poca sostanza. Oppure ci sono tanti specchietti per allodole.
Voi cosa ne pensate?

E' un quesito che può essere oggetto di ampia discussione.
Promuovere arte o vendere arte, sarebbe la prima riflessione da porre.

Se come credo ti riferisci alla vendita on line dell'arte, il panorama è talmente vasto che non basterebbe citare centinaia di siti e piattaforme, sia sul primario che sul secondario.

Ho iniziato a trattare la vendita on line sul secondario inserendo quelli che sono portali specializzati nell'arte, inserendo le migliori piattaforme in commercio a livello mondale. Li puoi trovare qui.
https://labellezzanellarte.forumattivo.it/t934-le-migliori-piattaforme-online-dove-acquistare-arte-contemporanea-vediamo-quali-sono-e-come-si-distinguono#top

Naturalmente ci sono tantissimi siti dove comprare on line sul secondario, molto meno sul primario. Ne scopro di nuovi ogni giorno, alcuni apparentemente seri, altri meno.

Il mondo dell'arte negli ultimi anni si è trasformato parecchio, le gallerie cercano di fare le case d'asta. Le case d'asta fanno le gallerie. Tutti contro tutti con in mezzo portali generici di e-commerce on line, come ebay, subito, amazon e decine di altri siti internazionali generalisti, che ti vendono dai cataloghi alle riproduzioni.

Il problema di base è la fiducia della transazione on line che comporta dei problemi che non sono di poco conto.
La domanda è sempre la stessa, chi garantisce l'autenticità delle opere, la garanzia della transazione economica, la regolarità della consegna e l'eventuale reso dell'opera se per diversi motivi non corrisponde alle aspettative indicate e pubblicate nell'annuncio.

Alcuni venditori su ebay indicano chiaramente che la restituzione non è permessa, quindi devi fidarti e sperare che tutto vada bene. Questa dicitura compare spesso su ebay, dove puoi comprare con diverse formule, dal compralo subito alla gara facendo asta con prezzo di riserva. Qui però prevale il secondario, raramente artisti vendono in prima persona, se lo fanno sono persone che cercano di vendere le loro opere non potendo essere assistiti da un gallerista serio.
I galleristi seri, dopo questa crisi economica penso che saranno talmente pochi e rari che vedremo un bel ripulisti generale che interesserà anche alcune case d'asta che stanno ridimensionando la loro struttura organizzativa.

In tema di garantire l'autenticità delle opere, la garanzia della transazione economica, la regolarità della consegna uno dei siti migliori per vendere e comprare appare Catawiki dove si sta rovesciando la gran parte di artisti che possono vendere sul primario con commissioni basse.
E' un sito molto affidabile ma a scompartimenti stagni, nessun contatto diretto, solo mail e risposte automatiche.
Se speri di parlare con qualcuno, caschi male e se non ti va bene la loro stima di vendita, lascia perdere, quasi tutte le opere partono da 1 euro a gara libera.
Però si compra bene, qualche volta si vende bene, ma solitamente sia che acquisti dal primario (cioè direttamente dall'artista dichiarato o meno che sia dal suo nickname) che dal secondario (galleristi, intermediari o collezionisti privati), sono loro che decidono la valutazione con esperti di vario genere, non tutti molto competenti in tema di valutazione del mercato degli artisti.
Si scoprono artisti nuovi, ma negli ultimi tempi stanno arrivando tanti artisti nazionali e famosi che qui paghi il 15-20% del loro listino, sembra il mercato delle pulci, del resto vista la crisi economica molti hanno bisogno di soldi e si accontentano di poco.
Seguo questo sito da tempo e posso esprimere un parere positivo, ma con limiti precisi. Le transazioni sono sempre molto contenute a poche centianaia di euro e raramente a qualche migliaio di euro.
Chi compra paga il 9% di commissione sul prezzo di aggiudicazione, oltre alle spese di spedizione chiaramente indicate da chi vende.
Chi vende paga il 12% di commissione sul prezzo di aggiudicazione.
I soldi vanno dati alla società, che mette in moto il venditore e fa spedire l'opera.
Solo dopo il ricevimento dell'opera dall'acquirente e la conferma che non vi sono problemi, la società svincola l'importo e paga il venditore.
Seguono la transazione in prima persona con solleciti e vincoli, se non ti comporti correttamente dopo episodi negativi ti tagliano dal loro circuito.

Poi ci sono decine di altri siti dove è possibile presentare e promuovere le proprie opere da vendere, ma in definitiva, devi pagare il tuo inserzionista e non sai se realmente qualcuno ti contatterà realmente perchè il problema principale resta sempre l'autenticità delle opere, la garanzia della transazione economica e la regolarità delle consegne. Chi garantisce l'acquirente?
Tutto avviene on line sula fiducia, ma la visione diretta e il contatto umano (figurati in questo periodo di Covid-19) resta sempre la soluzione preferibile e quella che ti permette di non restare fregato.
Ci possiamo discutere per mesi, è sempre meglio vedere di persona quello che devi comprare.
E non entro nel merito della forma di pagamento e tracciabilità perchè aprirei una discussione infinita.


Se invece il tuo quesito è incentrato solo sulla promozione di iniziative artistiche, senza finalità legate alla vendita, allora il discorso cambia e non di poco.
C'è ben poca varietà in questo ambito, nel senso che tutti vogliono promuovere e vendere ricavando un lucro, anche coloro che organizzano mostre e aprono vetrine virtuali on line agli artisti.
Tutti chiedono soldi per le iniziative di qualsiasi tipo, con percentuali sulla vendita, con percentuali fisse a prescidenre dalla vendita (come in trasmissioni televisive che nonostante la crisi proliferano chissà con quali fondi e per quanto tempo ancora), oppure con cessione di opere in cambio di pubblicità.

Ci possiamo fare un trattato sulla materia di venditori di fumo in arte. Ci sono trabocchetti di ogni genere e molti si sperimentano sulla propria pelle perdendo soldi.

Se avete sperimentato alcuni siti on line, comprando o vendendo, dite pure come vi siete trovati.
Qui le recensioni sono disinteressate, nessuno vi paga per parlare bene di un sito, potete mettere a nudo i lati positivi e quelli negativi.
Potrete almeno riferire direttamente, come vi siete trovati, le commissioni, la serietà della piattaforma, tutte informazioni utili per i collezionisti d'arte che ormai stanno per essere raggiunti dagli artisti, ormai tra poco ci saranno più artisti che collezionisti....

Se invece non avete sperimentato comprando o vendendo, presentate qualche sito on line che avete visitato in rete, per analizzarlo e valutarne la serietà.

Decisamente esaustivo e concordo su quanto hai scritto. Ho fatto una domanda volutamente ombrello proprio per toccare un po' tutte le questioni legate al mondo online.
Per quella che può essere la nostra esperienza (Parlo ovviamente anche a nome di mio padre) c'è stata sempre una diffusione gratuita e libera attraverso i.siti di autopromozione (alcuni creati proprio da papà). Non ho esperienza con ebay perché è un canale di vendita che non amo proprio per la "logica aziendale". Sono più le sole che le vendite serie.
Per quanto riguarda i galleristi e i mercanti d'arte hai certamente centrato il punto. Confusione di ruoli e ciò che in realtà negli ultimi tempi sto cercando di capire è proprio dove vogliono direzionare l'arte (sia in termini di vendita che di promozione).
Dopo questa crisi sarà ancora più difficile capire in che direzione si andrà. Noi ci siamo sempre mossi in modo analogico: contatti veri e spazi veri. Adesso che sto riprendendo anche i contatti con la rete mi accorgo che poche realtà sono davvero interessanti. Ma avrò tempo per capire ancora meglio.

Notaio, la tua è una disamina molto interessante.

Vi aggiungo una statistica di facile rilevazione per tutti, digitate queste parole che seguono su un motore di ricerca come google e controllate i risultati che appaiono:
- vendite arte on line, 15.300.000 risultati
- gallerie d'arte on line gratuite, 18.400.000 risultati
- gallerie d'arte contemporanea, 22.900.000 risultati
- contemporaryartgallery, 110.000.000 risultati
- vendite arte on line private, 319.000.000 risultati

Da quanto vi ho riportato potrete capire in che marasma di vendite sia finito il mondo dell'arte e quanto effimera sia la speranza di poter ancora pensare ad un mercato dell'arte limitato solo ad uno spazio fisico sprovvisto di ambito virtuale, con le proposte da fare in rete, spazi pubblicitari su tutti i social network.
Le relazioni e le opportunità di vendita di oggi spesso iniziano e si sviluppano su LinkedIn, Instagram e Facebook.
Ciò significa che imprenditori ed esperti devono conoscere e utilizzare una varietà di piattaforme sociali per approfittare delle opportunità offerte dai nuovi collezionisti emergenti.

E questo, se mi permetti, mette nel calderone un po' tutto e tutti.
Cosa divide la buona arte dal semplice lavoro di hobbistica? Non me ne vogliano gli appassionati ovviamente, ma si livella sempre tutto verso il basso. Gli spazi virtuali diventano il passepartout di tutto quello che si vuole condividere e la condivisione sappiamo bene che ultimamente è diventata eccessiva e non sempre interessante. Si viaggia su like e visibilità, ma poco ha a che fare col prodotto. Basta pensare a chi è diventato o si spaccia per "influencer" senza alcuna preparazione o alcun titolo.
Gli artisti emergenti anche dai dati che hai condiviso saranno in grado di "farsi notare" da imprenditori ed esperti anche senza farsi fregare? Questi esperti saranno davvero esperti (Scusa il gioco di parole) o si daranno da soli il titolo come gli influencer?