Opera italiana mese di dicembre 2014; Tomaso Tommasi
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Opera italiana mese di dicembre 2014; Tomaso Tommasi
Opera italiana mese di dicembre 2014; Tomaso Tommasi
Questo mese di dicembre 2014, dedichiamo l'opera del mese ad un pittore amato da molti di noi, Tomaso Tommasi, scomparso improvvisamente qualche settimana fa.
L'opera è stata scelta dall'amico Axis, si intitola:
"Approdo quelli che vanno, quelli che vengono"
olio su tela 110x160, realizzato nel 2003
Axis mi ha inviato anche alcuni dettagli centrali dell'opera che ci danno un'idea di cosa realizzava questo pittore
Per stanotte mi limito solo all'inserimento, lasciando giudizio e voto a domani, lascio l'onore al caro Axis di inserire per primo il suo commento con calma domani.
L'opera è stata scelta dall'amico Axis, si intitola:
"Approdo quelli che vanno, quelli che vengono"
olio su tela 110x160, realizzato nel 2003
Axis mi ha inviato anche alcuni dettagli centrali dell'opera che ci danno un'idea di cosa realizzava questo pittore
Per stanotte mi limito solo all'inserimento, lasciando giudizio e voto a domani, lascio l'onore al caro Axis di inserire per primo il suo commento con calma domani.
Re: Opera italiana mese di dicembre 2014; Tomaso Tommasi
In realtà opere cosi non abbisognano di molte parole, parlano direttamente al cuore.
Questo dipinto è una sinfonia di pittura, quei grovigli di nuvole sono un'intera partitura di pennellate.
Dall'architettura del quadro traspare con chiarezza che Tommasi era scenografo, con i diversi piani che sembrano quasi delle quinte teatrali, e la luce creata per sottrazione dallo scuro delle nuvole di fondo.
E più lo guardi più trovi dettagli, come quella scultura che emerge grazie all'ingrandimento.
In questo quadro (e non solo in questo) c'è un eco di Clerici, solo che in Tommasi prevale l'architettura naturale, in cui poi si inserisce quella umana.
Le dimensioni poi danno all'opera una maestosità, un impatto fisico che la foto per forza di cose non rende appieno.
Voto 10, con bacio accademico di Monica Bellucci.
Questo dipinto è una sinfonia di pittura, quei grovigli di nuvole sono un'intera partitura di pennellate.
Dall'architettura del quadro traspare con chiarezza che Tommasi era scenografo, con i diversi piani che sembrano quasi delle quinte teatrali, e la luce creata per sottrazione dallo scuro delle nuvole di fondo.
E più lo guardi più trovi dettagli, come quella scultura che emerge grazie all'ingrandimento.
In questo quadro (e non solo in questo) c'è un eco di Clerici, solo che in Tommasi prevale l'architettura naturale, in cui poi si inserisce quella umana.
Le dimensioni poi danno all'opera una maestosità, un impatto fisico che la foto per forza di cose non rende appieno.
Voto 10, con bacio accademico di Monica Bellucci.
axis- Messaggi : 678
Data d'iscrizione : 27.05.14
Re: Opera italiana mese di dicembre 2014; Tomaso Tommasi
Quadro da 10 e Lode.
boy- Messaggi : 26
Data d'iscrizione : 01.06.14
Re: Opera italiana mese di dicembre 2014; Tomaso Tommasi
Ragazzi vado un po' controcorrente.....a me quest'opera non dice molto,voto 7.
Zeta- Messaggi : 226
Data d'iscrizione : 01.06.14
Re: Opera italiana mese di dicembre 2014; Tomaso Tommasi
Tommasi è stato un artista capace di fondere figurazione e pittura informale.
Dipingere turbolenze cromatiche, realizzare simbolismi metafisici, intrappolare attimi di storia dell'arte con figure antiche, in una scenografia moderna, è da sempre stato il suo desiderio.
Io l'ho conosciuto e ho potuto parlare con lui al telefono una sola volta anni fa, dandoci appuntamento per poterci incontrare di persona più avanti quando fossi andato nella sua zona. Desiderio purtroppo che resterà inespresso.
Il suo modo di fare arte era molto complesso e non riusciva a realizzare un soggetto figurativo senza creargli intorno un movimento scenografico, questo era quanto mi aveva detto.
L'opera in questione è decisamente ricca di cromie, cosa non sempre frequente nella sua pittura, spesso tonale con toni terrosi, verdastri e sabbiosi.
Qui si esalta il simbolismo dell'approdo, ben raffigurato in tutto ciò che è a contatto con l'acqua, ma in realtà il mistero che affiora è espresso da quella figura umana che appare minuscola al centro dell'opera. Chi è e che cosa rappresenta?
Tommasi non è mai stato un pittore enigmatico, ma qualche volta le sue opere hanno lasciato all'osservatore un sentimento di curiosità, un dubbio interpretativo e in questo caso direi che il dubbio è sicuramente presente negli occhi di chi guarda l'opera.
E' un formato pazzesco, un periodo tra i migliori dell'artista, il 2003, un abbraccio cromatico in movimento, direi che posso dargli un bel 10.
Dipingere turbolenze cromatiche, realizzare simbolismi metafisici, intrappolare attimi di storia dell'arte con figure antiche, in una scenografia moderna, è da sempre stato il suo desiderio.
Io l'ho conosciuto e ho potuto parlare con lui al telefono una sola volta anni fa, dandoci appuntamento per poterci incontrare di persona più avanti quando fossi andato nella sua zona. Desiderio purtroppo che resterà inespresso.
Il suo modo di fare arte era molto complesso e non riusciva a realizzare un soggetto figurativo senza creargli intorno un movimento scenografico, questo era quanto mi aveva detto.
L'opera in questione è decisamente ricca di cromie, cosa non sempre frequente nella sua pittura, spesso tonale con toni terrosi, verdastri e sabbiosi.
Qui si esalta il simbolismo dell'approdo, ben raffigurato in tutto ciò che è a contatto con l'acqua, ma in realtà il mistero che affiora è espresso da quella figura umana che appare minuscola al centro dell'opera. Chi è e che cosa rappresenta?
Tommasi non è mai stato un pittore enigmatico, ma qualche volta le sue opere hanno lasciato all'osservatore un sentimento di curiosità, un dubbio interpretativo e in questo caso direi che il dubbio è sicuramente presente negli occhi di chi guarda l'opera.
E' un formato pazzesco, un periodo tra i migliori dell'artista, il 2003, un abbraccio cromatico in movimento, direi che posso dargli un bel 10.
Re: Opera italiana mese di dicembre 2014; Tomaso Tommasi
Io e zeta abbiamo gli stessi gusti. Voto 7. Non mi entusiasma.
Mirko- Messaggi : 432
Data d'iscrizione : 01.06.14
Età : 51
Località : Genova
Re: Opera italiana mese di dicembre 2014; Tomaso Tommasi
Anche io sono tra quelli non entusiasti al massimo voto 7
salvo- Messaggi : 1606
Data d'iscrizione : 01.06.14
Re: Opera italiana mese di dicembre 2014; Tomaso Tommasi
traspare una certa inquietudine da quest'opera, nonostante la scelta del pittore di utilizzare cromie delicate... il richiamo al teatro e al viaggio conferiscono una certa forza espressiva.
Voto 8
Voto 8
Miss Stefania- Messaggi : 16
Data d'iscrizione : 05.10.14
Età : 38
Re: Opera italiana mese di dicembre 2014; Tomaso Tommasi
La serie degli "Approdo" è forse la piu' riconoscibile in Tomaso Tommasi,il suo marchio di fabbrica.
Da abile scenografo quale è stato,lui gioca con le prospettive,come fossimo in un teatro.
La visione d'insieme è a bassa quota,al livello del fruitore.Lo scenario che è uso offrire,poi,è quello che si scorge fra gli ammassi di nuvole,che rappresentano le difficoltà della vita di noi comuni mortali;spesso inserisce nelle sue opere statue di antiche guerrieri,saggi,vestali,in contrasto con la modernità dell'epoca che stiamo attraversando.
Usava colori tenui,mai accesi,un pò cupi a volte,che manifestavano un'inquietudine dell'artista,mai dedito al suo mercato,ma attento semmai a lasciare ai posteri un'idea di se,come quella di un uomo colto e raffinato che ha attraversato questo secolo con garbo,in punta di piedi.Non impone la sua pittura,la fa accettare piano piano,conducendoti per mano fino ad amarla.
La naturale espressione di quanto sopra,si traduce in un dieci pieno.
Da abile scenografo quale è stato,lui gioca con le prospettive,come fossimo in un teatro.
La visione d'insieme è a bassa quota,al livello del fruitore.Lo scenario che è uso offrire,poi,è quello che si scorge fra gli ammassi di nuvole,che rappresentano le difficoltà della vita di noi comuni mortali;spesso inserisce nelle sue opere statue di antiche guerrieri,saggi,vestali,in contrasto con la modernità dell'epoca che stiamo attraversando.
Usava colori tenui,mai accesi,un pò cupi a volte,che manifestavano un'inquietudine dell'artista,mai dedito al suo mercato,ma attento semmai a lasciare ai posteri un'idea di se,come quella di un uomo colto e raffinato che ha attraversato questo secolo con garbo,in punta di piedi.Non impone la sua pittura,la fa accettare piano piano,conducendoti per mano fino ad amarla.
La naturale espressione di quanto sopra,si traduce in un dieci pieno.
gerardo- Messaggi : 1557
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