New York. Aumenta di 5 volte in 5 anni il fatturato delle case d'aste di arte contemporanea.

Sembra uno scherzo ma non lo è, si tratta di una indagine pubblicata sul giornale dell'arte.

Da maggio 2009 con 294,4 milioni di dollari siamo arrivati a maggio 2014 con 1.496 milioni di dollari.
Siamo a New York e questi sono i due fatturati delle principali case d'asta cioè Sotheby's e Christie's.

L'ascesa è apparentemente irreversivibile, sarà una bolla speculativa ma ancora non dà segni di cedimento, non si sgonfia.

E allora perchè questa concentrazione di liquidità in questa piazza dell'arte?

Sarà mica perchè negli USA non si paga diritto di seguito, non si pagano tasse sulle importazioni e esportazioni, non si paga l'iva?

Di certo questa agevolazione fiscale ha il suo peso e qui da noi in Italia, con molta astuzia, siamo al massimo della tassazione mondiale sulle transazioni del'arte.

La bolla continuerà solo nelle zone del mondo dove c'è libertà fiscale, questo sembra il messaggio chiaro dei mercanti e dei collezionisti dell'arte. Chi non lo capisce fa solo del male al mercato dell'arte italiano.

Quanti di voi pensano che la tendenza rialzista sia per esaurirsi?

ecco dicevo giusto altrove che tale bolla speculativa non sembra scoppiare anzi l arte contemporanea e' sempre piu' vista come bene rifugio!new york a parte so per certo che gallerie importanti italiane fanno le transazioni piu' importanti nella famosa "city di Londra" a voi le conclusioni!

riguardo alla tendenza rialzista non credo si esaurisca,questo e' uno dei pochi settori dove si possa praticare l aggiotaggio rimanendo impuniti! guardate una aggiudicazione di mariani che frenesia ha creato nel mercato!

C'è da dire che le piazze di Londra e New York sono i poli su cui è concentrato tutto l'interesse dei grandi collezionisti internazionali, per cui non stupisce questo trend.
Da noi invece: tassazione ai limiti della sopportazione, controllo su tutti gli acquisti, mancanza di liquidità (anche per l'impossibilità di stampare moneta). Stante ciò stanno dissanguando il ceto medio, che a questo punto ha altre priorità che non gli acquisti in arte, e stanno allontanando quei pochi grandi collezionisti che il paese ha.