Giovanni Boldini, lo spettacolo della modernità; Forli, Musei di S.Domenico 1 febbraio - 15 giugno 2015
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Giovanni Boldini, lo spettacolo della modernità; Forli, Musei di S.Domenico 1 febbraio - 15 giugno 2015
Tra le prime mostre importanti da andare a visitare nel 2015 vi segnalo quella dedicata ad un importante artista Italiano, spesso dimenticato dalla critica e dal collezionismo, Giovanni Boldini.
La rassegna, si terrà a Forli presso i Musei di San Domenico, dal 1 febbraio fino al 15 giugno 2015.
Questo è l'articolo ufficiale della mostra.
“C’est un classique!”. E’ questo il riconoscimento dato a Giovanni Boldini (Ferrara 1842 – Parigi 1931), fin dalla prima esposizione postuma che si tenne a Parigi a pochi mesi dalla morte. “Il classico di un genere di pittura”, ribadì in quella occasione Filippo de Pisis.
Dopo la rassegna dedicata nel 2012 a Wildt (che sarà protagonista nel 2015 di una mostra realizzata dal Musée d’Orsay all’Orangerie di Parigi in collaborazione con la Città di Forlì e la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì), e le due successive sul Novecento ed il Liberty, la Fondazione e i Musei di San Domenico di Forlì proseguono nella esplorazione, attraverso nuovi studi e la riscoperta di opere poco note, della cultura figurativa tra Otto e Novecento, proponendo per la stagione espositiva del 2015 una approfondita rivisitazione della vicenda di Giovanni Boldini certamente il più grande e prolifico tra gli artisti italiani residenti a Parigi. E’ in questo ideale spazio di rapporto tra Forlì e Parigi che si colloca la nostra nuova iniziativa.
Nella sua lunghissima carriera, caratterizzata da periodi tra loro diversi a testimonianza di un indiscutibile genio creativo e di un continuo slancio sperimentale che si andrà esaurendo alla vigilia della Pima Guerra Mondiale, il pittore ferrarese ha goduto di una straordinaria fortuna, pur suscitando spesso accese polemiche, tra la critica ed il pubblico. Amato e discusso dai suoi primi veri interlocutori, come Telemaco Signorini e Diego Martelli, fu poi compreso e adottato negli anni del maggiore successo dalla Parigi più sofisticata, quella dei fratelli Goncourt e di Proust, di Degas e di Helleu, dell’esteta Montesquiou e della eccentrica Colette. Rispetto alle recenti mostre sull’artista, questa rassegna si differenzia per una visione più articolata e approfondita della sua multiforme attività creativa, intendendo valorizzare non solo i dipinti, ma anche la straordinaria produzione grafica, tra disegni, acquerelli e incisioni. Le ricerche più recenti di Francesca Dini (curatrice della mostra insieme a Fernando Mazzocca), consentono di arricchire il percorso con la presentazione di nuove opere, sia sul versante pittorico che, in particolare, su quello della grafica.
Uno di punti di maggior forza, se non quello decisivo, della mostra sarà la riconsiderazione della prima stagione di Boldini negli anni che vanno dal 1864 al 1870, trascorsi prevalentemente a Firenze a stretto contatto con i Macchiaioli. Questa fase, caratterizzata da una produzione di piccoli dipinti (soprattutto ritratti) davvero straordinari per qualità e originalità, sarà vista in una nuova luce grazie alla possibilità di presentareparte del magnifico ciclo di dipinti murali realizzati tra il 1866 e il 1868 nella Villa detta la “Falconiera”, a Collegigliato presso Pistoia, residenza della famiglia inglese dei Falconer. Si tratta di vasti paesaggi toscani e di scene di vita agreste che consentono di avere una visione più completa del Boldini macchiaiolo.
Le prime sezioni, nelle sequenza delle sale al piano terra, saranno dedicate all'immagine dell’artista rievocata attraverso autoritratti e ritratti; alla biografia per immagini (persone e luoghi frequentati); all’atelier; alla grafica così rivelatrice della sua incessante creatività.
Le sezioni successive, al primo piano, dopo il ciclo della “Falconiera”, ripercorreranno attraverso i ritratti di amici e collezionisti la grande stagione macchiaiola.
Seguirà la prima fase successiva al definitivo trasferimento a Parigi, caratterizzata dalla produzione degli splendidi paesaggi e di dipinti di piccolo formato con scene di genere, legata al rapporto privilegiato con il celebre e potente mercante Goupil.
Avranno subito dopo un grande rilievo, anche per la possibilità di proporre confronti con gli altri italiani attivi a Parigi, come De Nittis, Corcos, De Tivoli e Zandomenenghi, le scene di vita moderna, esterni ed interni, dove Boldini si afferma come uno dei maggiori interpreti della metropoli francese negli anni della sua inarrestabile ascesa come capitale mondiale dell’ arte, della cultura e della mondanità.
Seguiranno infine le sezioni dedicate alla grande ritrattistica che lo vedono diventare il protagonista in un genere, quello del ritratto mondano, destinato ad una straordinaria fortuna internazionale. A questo proposito costituirà una novità la possibilità di accostare per la prima volta ai suoi dipinti le sculture di Paolo Troubetzkoy in un confronto interessante sia sul piano iconografico che formale.
Link ufficiale della mostra
http://www.mostrefondazioneforli.it/it/boldini_lo_spettacolo_della_modernita/
Ci sono alcuni dipinti di rara bellezza.
Vi anticipo la copertina della mostra, la dama de Biarritz, olio su tela del 1912.
Questo invece è il link dove potete vedere in anteprima parecchie delle opere dell'artista che saranno visibili nella rassegna, alcune spettacolari.
http://www.mostrefondazioneforli.it/it/galleria_immagini/
Non so quanti di voi abbiano la possibilità di andarci, mi auguro parecchi.
Io spero di poterci andare nel 2015, in quel caso vi informerò per organizzare magari un raduno del forum per l'occasione, con gli amici che potranno intervenire.
La rassegna, si terrà a Forli presso i Musei di San Domenico, dal 1 febbraio fino al 15 giugno 2015.
Questo è l'articolo ufficiale della mostra.
“C’est un classique!”. E’ questo il riconoscimento dato a Giovanni Boldini (Ferrara 1842 – Parigi 1931), fin dalla prima esposizione postuma che si tenne a Parigi a pochi mesi dalla morte. “Il classico di un genere di pittura”, ribadì in quella occasione Filippo de Pisis.
Dopo la rassegna dedicata nel 2012 a Wildt (che sarà protagonista nel 2015 di una mostra realizzata dal Musée d’Orsay all’Orangerie di Parigi in collaborazione con la Città di Forlì e la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì), e le due successive sul Novecento ed il Liberty, la Fondazione e i Musei di San Domenico di Forlì proseguono nella esplorazione, attraverso nuovi studi e la riscoperta di opere poco note, della cultura figurativa tra Otto e Novecento, proponendo per la stagione espositiva del 2015 una approfondita rivisitazione della vicenda di Giovanni Boldini certamente il più grande e prolifico tra gli artisti italiani residenti a Parigi. E’ in questo ideale spazio di rapporto tra Forlì e Parigi che si colloca la nostra nuova iniziativa.
Nella sua lunghissima carriera, caratterizzata da periodi tra loro diversi a testimonianza di un indiscutibile genio creativo e di un continuo slancio sperimentale che si andrà esaurendo alla vigilia della Pima Guerra Mondiale, il pittore ferrarese ha goduto di una straordinaria fortuna, pur suscitando spesso accese polemiche, tra la critica ed il pubblico. Amato e discusso dai suoi primi veri interlocutori, come Telemaco Signorini e Diego Martelli, fu poi compreso e adottato negli anni del maggiore successo dalla Parigi più sofisticata, quella dei fratelli Goncourt e di Proust, di Degas e di Helleu, dell’esteta Montesquiou e della eccentrica Colette. Rispetto alle recenti mostre sull’artista, questa rassegna si differenzia per una visione più articolata e approfondita della sua multiforme attività creativa, intendendo valorizzare non solo i dipinti, ma anche la straordinaria produzione grafica, tra disegni, acquerelli e incisioni. Le ricerche più recenti di Francesca Dini (curatrice della mostra insieme a Fernando Mazzocca), consentono di arricchire il percorso con la presentazione di nuove opere, sia sul versante pittorico che, in particolare, su quello della grafica.
Uno di punti di maggior forza, se non quello decisivo, della mostra sarà la riconsiderazione della prima stagione di Boldini negli anni che vanno dal 1864 al 1870, trascorsi prevalentemente a Firenze a stretto contatto con i Macchiaioli. Questa fase, caratterizzata da una produzione di piccoli dipinti (soprattutto ritratti) davvero straordinari per qualità e originalità, sarà vista in una nuova luce grazie alla possibilità di presentareparte del magnifico ciclo di dipinti murali realizzati tra il 1866 e il 1868 nella Villa detta la “Falconiera”, a Collegigliato presso Pistoia, residenza della famiglia inglese dei Falconer. Si tratta di vasti paesaggi toscani e di scene di vita agreste che consentono di avere una visione più completa del Boldini macchiaiolo.
Le prime sezioni, nelle sequenza delle sale al piano terra, saranno dedicate all'immagine dell’artista rievocata attraverso autoritratti e ritratti; alla biografia per immagini (persone e luoghi frequentati); all’atelier; alla grafica così rivelatrice della sua incessante creatività.
Le sezioni successive, al primo piano, dopo il ciclo della “Falconiera”, ripercorreranno attraverso i ritratti di amici e collezionisti la grande stagione macchiaiola.
Seguirà la prima fase successiva al definitivo trasferimento a Parigi, caratterizzata dalla produzione degli splendidi paesaggi e di dipinti di piccolo formato con scene di genere, legata al rapporto privilegiato con il celebre e potente mercante Goupil.
Avranno subito dopo un grande rilievo, anche per la possibilità di proporre confronti con gli altri italiani attivi a Parigi, come De Nittis, Corcos, De Tivoli e Zandomenenghi, le scene di vita moderna, esterni ed interni, dove Boldini si afferma come uno dei maggiori interpreti della metropoli francese negli anni della sua inarrestabile ascesa come capitale mondiale dell’ arte, della cultura e della mondanità.
Seguiranno infine le sezioni dedicate alla grande ritrattistica che lo vedono diventare il protagonista in un genere, quello del ritratto mondano, destinato ad una straordinaria fortuna internazionale. A questo proposito costituirà una novità la possibilità di accostare per la prima volta ai suoi dipinti le sculture di Paolo Troubetzkoy in un confronto interessante sia sul piano iconografico che formale.
Link ufficiale della mostra
http://www.mostrefondazioneforli.it/it/boldini_lo_spettacolo_della_modernita/
Ci sono alcuni dipinti di rara bellezza.
Vi anticipo la copertina della mostra, la dama de Biarritz, olio su tela del 1912.
Questo invece è il link dove potete vedere in anteprima parecchie delle opere dell'artista che saranno visibili nella rassegna, alcune spettacolari.
http://www.mostrefondazioneforli.it/it/galleria_immagini/
Non so quanti di voi abbiano la possibilità di andarci, mi auguro parecchi.
Io spero di poterci andare nel 2015, in quel caso vi informerò per organizzare magari un raduno del forum per l'occasione, con gli amici che potranno intervenire.
Re: Giovanni Boldini, lo spettacolo della modernità; Forli, Musei di S.Domenico 1 febbraio - 15 giugno 2015
Che grande pittore che e' stato Boldini. Grazie per l'info. Cerchero' di andarci anch'io. Un bel raduno non sarebbe male....
Morgan- Messaggi : 234
Data d'iscrizione : 07.12.14
Re: Giovanni Boldini, lo spettacolo della modernità; Forli, Musei di S.Domenico 1 febbraio - 15 giugno 2015
Per gli amici che vogliono gustarsi questa bella mostra, come vi avevo anticipato tempo fa, vi comunico che io e la mia dolce metà saremo a Forli il giorno prima della chiusura, sabato 13 giugno 2015 per gustarci questo magnifico e strasottovalutato artista italiano.
Spero che molti di voi possano venire per quel fine settimana, che prevede anche di passare la serata di sabato a Bellaria dall'amico Max, e il venerdì 12 a Bologna a vedere le mostre di Escher
www.palazzoalbergati.com/la-mostra-escher/
e da Cimabue a Morandi
https://labellezzanellarte.forumattivo.it/t329-da-cimabue-a-morandi-bologna-palazzo-fava-palazzo-delle-esposizioni-14-febbraio-30-agosto-2015#6631
Nei prossimi giorni ci sentiremo al telefono con chi potrà essere presente per gustarsi delle belle mostre di grandi artisti della storia dell'arte.
Spero che molti di voi possano venire per quel fine settimana, che prevede anche di passare la serata di sabato a Bellaria dall'amico Max, e il venerdì 12 a Bologna a vedere le mostre di Escher
www.palazzoalbergati.com/la-mostra-escher/
e da Cimabue a Morandi
https://labellezzanellarte.forumattivo.it/t329-da-cimabue-a-morandi-bologna-palazzo-fava-palazzo-delle-esposizioni-14-febbraio-30-agosto-2015#6631
Nei prossimi giorni ci sentiremo al telefono con chi potrà essere presente per gustarsi delle belle mostre di grandi artisti della storia dell'arte.
Re: Giovanni Boldini, lo spettacolo della modernità; Forli, Musei di S.Domenico 1 febbraio - 15 giugno 2015
Un avviso per gli amici della Romagna che mi leggono.
Noi andremo a vedere la mostra di Boldini sabato mattina, tarda mattinata, se volete venire fatemi sapere entro venerdì sera.
Altrimenti ci sentiamo nel pomeriggio per scendere a Bellaria per il gran raduno della penitenza della marmotta.....
Noi andremo a vedere la mostra di Boldini sabato mattina, tarda mattinata, se volete venire fatemi sapere entro venerdì sera.
Altrimenti ci sentiamo nel pomeriggio per scendere a Bellaria per il gran raduno della penitenza della marmotta.....
Re: Giovanni Boldini, lo spettacolo della modernità; Forli, Musei di S.Domenico 1 febbraio - 15 giugno 2015
Per gli amici che non hanno avuto modo di visitare questa splendida mostra, vi posto qualche immagine di opere esposte e delle sale interne della mostra.
pastello su tela, 1886, Giuseppe Verdi, opera della GNAM di Roma
olio su tela, 231x120 Ritratto-di-Marthe-Regnier, collezione privata
acquerello su carta, Portale della chiesa di Saint-Germain ad Amièns, 1883 ca., collezione privata
la copertina del catalogo
la dama de Biarritz, olio su tela 1912
pastello su tela, 1886, Giuseppe Verdi, opera della GNAM di Roma
olio su tela, 231x120 Ritratto-di-Marthe-Regnier, collezione privata
acquerello su carta, Portale della chiesa di Saint-Germain ad Amièns, 1883 ca., collezione privata
la copertina del catalogo
la dama de Biarritz, olio su tela 1912
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