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Berlinghieri Andrea (1974)

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Berlinghieri Andrea (1974) Empty Berlinghieri Andrea (1974)

Messaggio Da Notaio Mer 08 Giu 2016, 00:42

Apro un post dedicato ad un artista che apprezzo da tempo, un allievo del maestro Nunziante, il cui nome è Andrea Berlinghieri.


Ho trovato un articolo redatto da Emilio Gargioni, per conto di una rivista che leggo regolarmente.

Ve lo posto unitamente alle foto di alcune delle sue opere, sempre più sorprendenti, simpatiche e in chiave spesso grottesca con personaggi e ambientazioni incentrate in mondi fantastici. In un mondo come quello che viviamo, liberare la mente e viaggiare con lo spirito è un'ottima alternativa per chi ama l'arte in tutte le sue forme.

Andrea-Berlinghieri-Peekaboo-olio-su-tela-70-x-70-cm.
Berlinghieri Andrea (1974) Andrea15



"Sono sempre più convinto che Andrea Berlinghieri sia il giovane erede di Lorenzo Alessandri, colui che ha fondato parecchi anni fa il gruppo Surfanta, un collettivo di artisti legati alla Galleria Davico. Tutto, nelle opere di Berlinghieri, fa pensare alle atmosfere della Soffitta macabra, che era il luogo di incontro - nel centro di Torino – di artisti e frequentatori, con la passione del paranormale e dell’occulto.

Si presentava con un arredamento di pareti ricoperte da disegni e dipinti raffiguranti scheletri e impiccati, accanto ai quali trovavano posto scaffali ricolmi di teschi, di corvi imbalsamati e di vari oggetti misteriosi. Alessandri e i suoi mostri grotteschi hanno di certo inciso il loro segno nell’occhio di Andrea Berlinghieri che, col suo stile personale, ripropone colori, ambientazioni, figure e personaggi del macabro, reinterpretati in chiave grottesca e quasi ironica.

Andrea-Berlinghieri-Il-gigante-olio-su-tela-50x60                            
Berlinghieri Andrea (1974) Andrea11

Andrea-Berlinghieri-Big-fish-olio-su-tela-25-x-25-cm.
Berlinghieri Andrea (1974) Andrea12


Interrogato su questo argomento, l’artista ha dichiarato di aver visto per la prima volta le opere di Alessandri negli anni Novanta. Col passar del tempo ha apprezzato sempre di più sia le incisioni, sia gli oli del Maestro. Il mondo popolato da scheletri, personaggi strani, mostri e donne fascinose lo ha sempre attratto e, a un certo punto, è come se qualcosa fosse entrato nel suo animo d’artista.

Questa è stata la porta attraverso la quale i suoi mondi si sono concretizzati in una pittura spesso col sapore della Soffitta macabra. Nei quadri di Berlinghieri ritroviamo infatti malefici figuri ridacchianti, cinghiali mascherati, omuncoli azzurri con cappellacci rossi, teschi che fanno sberleffi, maghi, draghi e coccodrilli, all’interno di laboratori dove l’alchimia fantastica comanda.

Andrea-Berlinghieri-Elettrogatto-olio-su-tela-30x40-2011
Berlinghieri Andrea (1974) Andrea13

Andrea-Berlinghieri-My-surreal-cat-olio-su-tela-30x40
Berlinghieri Andrea (1974) Andrea14

Il filo conduttore è da novello “Surfanta” e le atmosfere, sui toni del blu, degli azzurri e dei turchesi (alla maniera di Alessandri), ci conducono in un mondo apparentemente maligno, ma sostanzialmente scanzonato. In questo suo mondo spesso appare, come protagonista un coccodrillo.

Abbiamo verificato con Andrea il perchè di questa predilezione. Secondo il pittore la “scelta” del coccodrillo deriva da una pura questione estetica: il rettile, ferocissimo, può assumere talvolta tratti quasi comici, addirittura simpatici. Da piccolo, ci rivela Berlinghieri, gli piacevano le lucertole, perchè – a suo dire – sembravano degli animali in tuta da ginnastica e, il coccodrillo è il re delle lucertole!

Non vanno poi dimenticate le leggende metropolitane che vedono i coccodrilli, divenuti albini, nelle fogne della città di New York. Spesso l’artista ne immagina uno che esce di notte da un tombino e gira per la città, entra in un bar, si siede al bancone, beve rum e se ne torna a casa accompagnato da una bella donna che … immancabilmente si pappa.

Nelle opere di Berlinghieri sono ricorrenti due elementi significativi: le atmosfere cupe e i toni del blu. Il pittore è attratto, come egli riconosce, da tutto ciò che è oscuro, fin da ragazzino, a prescindere dal proprio stato d’animo. È affascinato dai segni lasciati dal tempo, il tempo che passa e modifica i luoghi, le persone, gli oggetti lasciando tutto celato e seminascosto, spesso abbandonato."

Andrea-Berlinghieri-La-centesima-torre-olio-su-tela-30x40-2012
Berlinghieri Andrea (1974) Andrea16


Fine della prima puntata.
La seconda la pubblico nei prossimi giorni con altre sue opere.
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