ANTONIO LÓPEZ GARCÍA; Vicenza dal 24 dicembre 2014 al 8 marzo 2015.

Per poter organizzare in anticipo uno dei possibili prossimi raduni, mi porto avanti con il lavoro e vi comunico quelle che saranno due mostre interessantissime curate da Marco Goldin. La prima è dedicata ad un artista spagnolo molto famoso, ANTONIO LÓPEZ GARCÍA e si intitola:

ANTONIO LÓPEZ GARCÍA
Il silenzio della realtà. La realtà del silenzio.

A Vicenza, nella Pinacoteca di Palazzo Chiericati, dal 24 dicembre 2014 al 8 marzo 2015, l'eccezionale mostra, curata da Marco Goldin, dedicata al grande maestro spagnolo, unanimemente considerato il maggior pittore e scultore figurativo vivente al mondo.


Vi posto l'articolo a cura di Marco Goldin.

Nell’autunno del 2012, tre quadri di un grande pittore spagnolo, Antonio López García, chiudevano la mostra Raffaello verso Picasso, che nella Basilica Palladiana di Vicenza illustrava la storia del ritratto e della figura dal Quattrocento alla fine del Novecento. Quelle tre opere (Mari e Antonio, del 1961; La cena, del 1971/1980, attualmente riesposto in Italia, a Milano, in occasione della Milanesiana; Figure in una casa, del 1967), furono una sorta di colpo al cuore per moltissimi tra i visitatori, che impararono a conoscere quello che oggi, dopo la morte di Andrew Wyeth prima e di Lucian Freud poi, è considerato unanimemente il maggior pittore figurativo vivente al mondo. Un pittore cha ha fatto del binomio realtà e silenzio il suo marchio, la definizione di un sentimento che si tende fino a diventare immagine che mentre descrive, ugualmente astrae. E nella mostra che a dicembre di questo 2014 Vicenza dedicherà al tema della sera e della notte (Tutankhamon Caravaggio Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento), saranno presenti altre quattro opere straordinarie di López García. La prima, concessa in prestito dal Reina Sofía di Madrid (Donna addormentata. Il sogno, 1963), un celeberrimo legno policromo, a dialogare nella prima sezione con le sculture dell’antico Egitto e con i ritratti del Fayum, opere tutte a cui López García si è sempre ispirato, e specialmente nella sua attività scultorea. Le seconde due a dialogare, nella sezione successiva, con le finestre notturne di Giorgione e Tiziano (saranno Finestra grande, del 1972-1973 e Finestra di notte, Chamartin, del 1980), mentre la quarta apparirà nella penultima sezione, quella dedicata alla pittura sulla notte condotta nel Novecento, da Klee e Hopper fino a De Staël e Rothko, e si intitola Tomelloso, giardino di notte, del 1980. E a distanza di quarantadue anni dalla prima, e unica, sua mostra personale in Italia (Torino, Galleria Galatea, 1972, con catalogo a cura di Giovanni Testori), Antonio López García ha accettato l’invito di Marco Goldin di tenere la sua seconda personale italiana. Evento eccezionale, dal momento che l’artista spagnolo ha sempre centellinato le occasioni in cui si sono potute vedere le sue opere, che hanno trovato peraltro casa in alcuni dei più famosi musei del mondo, dal Reina Sofía (memorabile la mostra del 1993, con 170 opere esposte) al Museum of Fine Arts di Boston nel 2008, tra l’altro con l’acquisizione da parte del museo americano di due sculture monumentali, oggi collocate davanti all’ingresso storico riportato al suo antico splendore dopo il restauro.
Il progetto sui notturni di Goldin è molto piaciuto a López García, e questa consonanza di sentimento ha generato dapprima prestiti importanti, sollecitati presso collezionisti e istituzioni dallo stesso artista spagnolo, per la mostra in Basilica Palladiana. E successivamente l’accettazione della mostra personale, che il critico trevigiano curerà in Palazzo Chiericati, la sede del museo civico vicentino.
L’esposizione, promossa da Linea d’ombra e dal Comune di Vicenza, con l’appoggio determinante di Segafredo Zanetti in veste di main sponsor, si svolgerà (inaugurazione per la stampa il 17 dicembre e inaugurazione ufficiale il 18 dicembre) dal 24 dicembre 2014 all’8 marzo 2015, coprendo quindi tutto il primo tempo della vasta mostra storica in Basilica, e avrà, nel volume/catalogo che verrà pubblicato per l’occasione, un lungo saggio di Marco Goldin, unitamente alle schede critiche dedicate alle venticinque opere che verranno esposte. Opere racchiuse specialmente negli ultimi suoi vent’anni di attività. Molto concentrata sulla scultura, che ha occupato una parte importante dei pensieri di Antonio López negli ultimi due decenni, nella mostra troveranno spazio anche alcuni grandi disegni preparatori per le sculture stesse, oltre ad alcune vaste tele dedicate in modo particolare alle famosissime vedute della città di Madrid, appartenenti sia a collezioni private che a istituzioni pubbliche.
La rassegna vicentina non occuperà soltanto le cinque sale al piano terreno di Palazzo Chiericati, con lavori molto ben scanditi e distribuiti negli spazi, ma grazie al prestito straordinario dello stesso López García, partirà extra moenia, con due sculture monumentali in bronzo, Carmen addormentata e Carmen sveglia, che verranno collocate alle due estremità di Corso Palladio, come annuncio della mostra personale ma anche come annuncio, sul tema della notte e del risveglio, dell’esposizione in Basilica Palladiana. Di ognuna di queste sculture esistono tre esemplari, il primo come detto al Museum of Fine Arts di Boston, il secondo nello spazio antistante la grande stazione ferroviaria madrilena di Atocha e il terzo rimasto nelle mani dell’artista. Il quale, in via del tutto eccezionale, ha deciso di concederlo a Vicenza, per questa circostanza che gli è diventata cara. L’attenzione nei confronti della scultura di López García proseguirà all’interno di Palazzo Chiericati, con una netta divisione di materiali e temi. Il lato sinistro del palazzo vedrà la presenza di una celeberrima scultura,Uomo, del 2003, sempre di grande formato, e di uno tra i disegni preparatori, di oltre due metri di altezza. Quei disegni che sono un’altra delle eccellenze che la mostra potrà indicare. Altre due famose sculture, accompagnate ancora una volta da grandi fogli preparatori, sanciranno questa adesione millimetrica alla realtà. Quella realtà che, come recita il sottotitolo della mostra, ha sempre a che fare con il segreto e la magia del silenzio. Le altre due sculture saranno quindi Uomo disteso(2011) e una ancora più recente, conclusa lo scorso anno, Figura di donna. Fátima. Invece, nella parte destra del palazzo, sarà ospitata una selezione dell’opera pittorica, raccolta attorno ad alcune vaste tele che hanno fatto tutta la grandezza di López García pittore e dedicate alle visioni dall’alto di Madrid, tra le quali la famosissima Madrid vista da Capítan Haya (1986-1997) del Museo Reina Sofía della capitale spagnola. Quadri condotti con una lentezza che è continua scoperta di motivi che si vanno approfondendo, dentro quella luce calcinata e però purissima, sospesa in un silenzio senza soluzioni, che la pittura delimita nell’assoluto della visione protratta.
Assieme a queste grandi pitture più recenti, in due sale una breve carrellata anche dei quadri del primo López García, quello che nasce dal rapporto con lo zio pittore, Antonio López Torres. Ma la cosa forse più straordinaria in assoluto è che Vicenza presenterà l’ultimo, grande quadro cui López García sta lavorando, e che verrà concluso proprio per la mostra di Palazzo Chiericati. Una tela quasi quadrata di oltre due metri di lato e intitolata Notturno, Poniente 3. Da un interno dimesso, nella luce della notte, i riflessi sulla finestra di un paesaggio urbano che lampeggia all’esterno e lascia tutta bloccata l’atmosfera della notte.




Cliccate qui sotto per il link ufficiale dell'evento
http://www.lineadombra.it/news/02-07-2014-antonio-l-pez-garc-a/46

Vi ricordo che sempre a Vicenza, ma stavolta a  Palazzo Chiericati, dal 24 dicembre 2014 all'8 marzo 2015 abbiamo un'altra spettacolare mostra.

Antonio López García
Il silenzio della realtà. La realtà del silenzio


a cura di Marco Goldin

A distanza di quarantadue anni torna in Italia una mostra dedicata ad Antonio López García, ma per la prima volta, adesso, in un museo pubblico, la Pinacoteca Civica di Palazzo Chiericati a Vicenza. Nel 1972 fu infatti uno spazio privato, la  Galleria Galatea di Torino, ad ospitare una sua personale, per altro proveniente dalla Galerie Claude Bernard di Parigi. Dopo quella circostanza, soltanto qualche rarissima presenza di un quadro o un disegno o una scultura in esposizioni di carattere tematico. Vicenza stessa ospitò, nell’autunno del 2012 all’interno di un’ampia rassegna sulla storia del ritratto e della figura, tre opere del grande artista spagnolo, tra cui, celebre, La cena, pochi mesi fa nuovamente accolta in Italia, a Milano, per un confronto con Caravaggio.

Per il resto dell'articolo e per vedere alcune delle opere esposte, cliccate qui sotto

http://www.lineadombra.it/ita/mostre/lopez-garcia/lopez-garcia-la-mostra.php

Se si va a Vicenza, sarebbe bello vedere tutte le mostre in corso, anche se questa finisce prima dell'altra, inclusa quella collaterale all'interno dello stesso Palazzo Chiericati, dedicata a questi 4 artisti molto interessanti che vi posto qui sotto.

Matteo Massagrande
http://www.lineadombra.it/ita/mostre/massagrande/massagrande-la-mostra.php

Silvio Lacasella
http://www.lineadombra.it/ita/mostre/lacasella/lacasella-la-mostra.php

Giuseppe Puglisi
http://www.lineadombra.it/ita/mostre/puglisi/puglisi-la-mostra.php

Piero Zuccaro
http://www.lineadombra.it/ita/mostre/zuccaro/zuccaro-la-mostra.php


Che ne dite?

Sabato 7 marzo, il giorno prima della chiusura, ho potuto gustarmi questa bella mostra in compagnia di tanti amici, Axis, Luca, Maurizio, unitamente a Gianna e alla mia dolce metà.

Garcia Lopez è un artista molto particolare e le opere presenti in mostra valevano assolutamente la gita, unitamente anche alle opere di Massagrande e Puglisi due artisti da seguire con molta attenzione.

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