Il secondario e le tendenze degli artisti nelle aste in Italia nel 2017;
2 partecipanti
Pagina 1 di 1
Il secondario e le tendenze degli artisti nelle aste in Italia nel 2017;
Apro questa riflessione rifacendomi al frequente trand di invenduti riscontrati in questi primi mesi del 2017, in parecchie case d'asta in Italia, su artisti in bocca alla speculazione.
Questo stato di cose mi permette di fare alcune domande per avere una vostra riflessione.
Se prendiamo 5 aste in Italia, da Sotheby's, Christie's, Cambi, Farsetti e Poleschi, giusto per fare un esempio, che razza di macedonia di invenduti e record esce fuori?
- Ma esiste veramente un artista che possa definirsi investimento sicuro in questo momento in Italia?
Vorrei tanto sentire anche questi dati nelle bocche dei teleimbonitori che millantano i record, Carletto in primis, quando cercano di appioppare certi artisti come veri investimenti, che invece sanno tanto di fregatura antica, per chi ci casca naturalmente.
Per non parlare poi di certi articoli che appaiono su riviste d'arte presentando cose non meglio identificate come opere d'arte e investimenti sicuri.
Se andate alla biennale di Venezia appena aperta ci si può divertire abbastanza a vedere cosa propone oggi il panorama dell'arte contemporanea.
- Quando questi artisti andranno in asta, ammesso che ci vadano mai, cosa li aspetta?
A voi le riflessioni.
Questo stato di cose mi permette di fare alcune domande per avere una vostra riflessione.
Se prendiamo 5 aste in Italia, da Sotheby's, Christie's, Cambi, Farsetti e Poleschi, giusto per fare un esempio, che razza di macedonia di invenduti e record esce fuori?
- Ma esiste veramente un artista che possa definirsi investimento sicuro in questo momento in Italia?
Vorrei tanto sentire anche questi dati nelle bocche dei teleimbonitori che millantano i record, Carletto in primis, quando cercano di appioppare certi artisti come veri investimenti, che invece sanno tanto di fregatura antica, per chi ci casca naturalmente.
Per non parlare poi di certi articoli che appaiono su riviste d'arte presentando cose non meglio identificate come opere d'arte e investimenti sicuri.
Se andate alla biennale di Venezia appena aperta ci si può divertire abbastanza a vedere cosa propone oggi il panorama dell'arte contemporanea.
- Quando questi artisti andranno in asta, ammesso che ci vadano mai, cosa li aspetta?
A voi le riflessioni.
Re: Il secondario e le tendenze degli artisti nelle aste in Italia nel 2017;
A caldo mi sentirei di dire che alcuni artisti(pochi) sono investimenti sicuri:Burri,Manzoni,Modigliani,Boccioni,Boldini,Savinio,molto De Chirico,molto Boetti,molto Castellani.
Non mi spingo piu' in là.
Non mi spingo piu' in là.
gerardo- Messaggi : 1557
Data d'iscrizione : 31.05.14
Età : 68
Località : latina
Re: Il secondario e le tendenze degli artisti nelle aste in Italia nel 2017;
gerardo ha scritto:A caldo mi sentirei di dire che alcuni artisti(pochi) sono investimenti sicuri:Burri,Manzoni,Modigliani,Boccioni,Boldini,Savinio,molto De Chirico,molto Boetti,molto Castellani.
Non mi spingo piu' in là.
Hai visto quelli che sono presenti alla Biennale di Venezia per esprimere una valutazione?
io non ho veramente voglia neppure di aprire il post sull'argomento, è una pena assoluta, una rappresentazione sempre più ridicola del niente assoluto.
Però magari in mezzo al mucchio qualcuno potrebbe spuntare fra 20 o 30 anni....
Re: Il secondario e le tendenze degli artisti nelle aste in Italia nel 2017;
Una cosa è certa in questo momento.
L'offerta è di gran lunga superiore alla domanda.
E anche chi non ha studiato economia all'università sa bene cosa succede in situazioni del genere.
La frammentazione dell'offeta poi tra vere case d'asta e gallerie riciclate che diventano anche case d'asta, è diventata ingovernabile, se ne fanno decine tutti i mesi con il rischio di inflazionare tutto e tutti.
Ma ci vuole tanto a capirlo che occorre cambiare la tendenza e tornare alla qualità e non alla quantità?
L'offerta è di gran lunga superiore alla domanda.
E anche chi non ha studiato economia all'università sa bene cosa succede in situazioni del genere.
La frammentazione dell'offeta poi tra vere case d'asta e gallerie riciclate che diventano anche case d'asta, è diventata ingovernabile, se ne fanno decine tutti i mesi con il rischio di inflazionare tutto e tutti.
Ma ci vuole tanto a capirlo che occorre cambiare la tendenza e tornare alla qualità e non alla quantità?
Contenuto sponsorizzato
Argomenti simili
» Chi decide quali artisti entrano nei musei degli USA.
» Aumentano i diritti d'asta in Italia nelle due principali case d'asta mondiali; Sotheby's però lo elimina nelle aste on line.
» Aste: i 25 artisti più richiesti nei primi 6 mesi del 2017
» Rapporti sul mercato degli artisti; analizziamo chi sale e chi scende.
» Il rapporto sul mercato nell'arte del 2014. L'Italia fanalino di coda nelle vendite all'asta mondiali.
» Aumentano i diritti d'asta in Italia nelle due principali case d'asta mondiali; Sotheby's però lo elimina nelle aste on line.
» Aste: i 25 artisti più richiesti nei primi 6 mesi del 2017
» Rapporti sul mercato degli artisti; analizziamo chi sale e chi scende.
» Il rapporto sul mercato nell'arte del 2014. L'Italia fanalino di coda nelle vendite all'asta mondiali.
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|