Il dipinto-beffa con cui Canova si prese gioco del mondo dell’arte del suo tempo. Sarà esposto nella mostra Giorgione e Canova. Storia di una beffa. Esposto presso il Museo Casa Giorgione di Castelfranco Veneto, dal 14 ottobre 2022 al 15 febbraio 2023.
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Il dipinto-beffa con cui Canova si prese gioco del mondo dell’arte del suo tempo. Sarà esposto nella mostra Giorgione e Canova. Storia di una beffa. Esposto presso il Museo Casa Giorgione di Castelfranco Veneto, dal 14 ottobre 2022 al 15 febbraio 2023.
ANTONIO CANOVA, AUTORITRATTO DI GIORGIONE, OLIO SU TAVOLA. VALORE € 1 MILIONE
In occasione delle celebrazioni per la ricorrenza dei 200 anni dalla morte di Antonio Canova, la galleria Antonacci Lapiccirella Fine Art di Roma rende omaggio al grande scultore Neoclassico presentando il cosiddetto Autoritratto di Giorgione. Il dipinto, presentato alla Biennale dell’Antiquariato di Firenze 2022 (24 settembre-2 ottobre 2022), è il risultato di un vero e proprio scherzo ordito da Canova.
Che qualcosa non quadra, lo si intuisce già dal titolo. Come può un autoritratto di Giorgione essere stato dipinto da Canova? Il dipinto racconta infatti la storia di una beffa. Si tratta di un olio su tavola commissionato a Canova da un senatore di Roma del tempo, il principe Abbondio Rezzonico, grande protettore e mecenate del giovane scultore, che ne fu il primo proprietario. Proprio Rezzonico fu complice nella singolare vicenda dello scherzo ordito dallo scultore nei confronti dei maggiori artisti e intellettuali romani del tempo.
In occasione di un banchetto a casa del principe, Canova presenta agli ospiti un particolare dipinto, spacciandolo appunto per l’Autoritratto eseguito da Giorgione. Un’opera andata perduta, di cui si era a conoscenza solo grazie a un’incisione inserita ne Le meraviglie dell’arte di Carlo Ridolfi, pubblicate a Venezia nel 1648.
Per rendere il tutto credibile, Canova aveva realizzato l’opera su un’antica tavola cinquecentesca, dove era già dipinta una Sacra famiglia, la cui immagine è oggi affiorata grazie a una riflettografia ai raggi infrarossi. Tutti i presenti furono concordi nel riconoscere il dipinto autentico ed eseguito da Giorgione. Lo scherzo aveva avuto successo.
Ma il successo che Canova ricercava non era certo questo. Il suo obiettivo era dimostrare, attraverso questo inganno, il suo indiscutibile talento da pittore, inevitabilmente oscurato dalla sua abilità nella scultura.
L’opera, in perfetto stato di conservazione, è racchiusa entro la sua magnifica cornice originale, intagliata e dorata, di fattura romana. Il suo valore è di 1 milione di euro. A prescindere dalla sua vendita a BIAF, il dipinto sarà esposto nella mostra Giorgione e Canova. Storia di una beffa, presso il Museo Casa Giorgione di Castelfranco Veneto, dal 14 ottobre 2022 al 15 febbraio 2023.
https://artslife.com/2022/09/06/vendita-dipinto-beffa-canova-gioco-mondo-arte/
In occasione delle celebrazioni per la ricorrenza dei 200 anni dalla morte di Antonio Canova, la galleria Antonacci Lapiccirella Fine Art di Roma rende omaggio al grande scultore Neoclassico presentando il cosiddetto Autoritratto di Giorgione. Il dipinto, presentato alla Biennale dell’Antiquariato di Firenze 2022 (24 settembre-2 ottobre 2022), è il risultato di un vero e proprio scherzo ordito da Canova.
Che qualcosa non quadra, lo si intuisce già dal titolo. Come può un autoritratto di Giorgione essere stato dipinto da Canova? Il dipinto racconta infatti la storia di una beffa. Si tratta di un olio su tavola commissionato a Canova da un senatore di Roma del tempo, il principe Abbondio Rezzonico, grande protettore e mecenate del giovane scultore, che ne fu il primo proprietario. Proprio Rezzonico fu complice nella singolare vicenda dello scherzo ordito dallo scultore nei confronti dei maggiori artisti e intellettuali romani del tempo.
In occasione di un banchetto a casa del principe, Canova presenta agli ospiti un particolare dipinto, spacciandolo appunto per l’Autoritratto eseguito da Giorgione. Un’opera andata perduta, di cui si era a conoscenza solo grazie a un’incisione inserita ne Le meraviglie dell’arte di Carlo Ridolfi, pubblicate a Venezia nel 1648.
Per rendere il tutto credibile, Canova aveva realizzato l’opera su un’antica tavola cinquecentesca, dove era già dipinta una Sacra famiglia, la cui immagine è oggi affiorata grazie a una riflettografia ai raggi infrarossi. Tutti i presenti furono concordi nel riconoscere il dipinto autentico ed eseguito da Giorgione. Lo scherzo aveva avuto successo.
Ma il successo che Canova ricercava non era certo questo. Il suo obiettivo era dimostrare, attraverso questo inganno, il suo indiscutibile talento da pittore, inevitabilmente oscurato dalla sua abilità nella scultura.
L’opera, in perfetto stato di conservazione, è racchiusa entro la sua magnifica cornice originale, intagliata e dorata, di fattura romana. Il suo valore è di 1 milione di euro. A prescindere dalla sua vendita a BIAF, il dipinto sarà esposto nella mostra Giorgione e Canova. Storia di una beffa, presso il Museo Casa Giorgione di Castelfranco Veneto, dal 14 ottobre 2022 al 15 febbraio 2023.
https://artslife.com/2022/09/06/vendita-dipinto-beffa-canova-gioco-mondo-arte/
Re: Il dipinto-beffa con cui Canova si prese gioco del mondo dell’arte del suo tempo. Sarà esposto nella mostra Giorgione e Canova. Storia di una beffa. Esposto presso il Museo Casa Giorgione di Castelfranco Veneto, dal 14 ottobre 2022 al 15 febbraio 2023.
Mi ricorda un po’ la storia degli studenti livornesi che avevano imitato le sculture di Modigliani.
ciccina783- Messaggi : 538
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